Aquila chrysaetos

Aquila

Aquila chrysaetos

Regina dei cieli alpini.

Fotografia di Michelangelo Giordano.

Nome specie: Aquila chrysaetos
Classe: Uccelli
Ordine: Accipitriformes
Famiglia: Accipitridae
Nome comune: Aquila reale

Habitat e distribuzione: Nella zona dei Parchi Alpi Marittime-Mercantour, frequenta il limite superiore dei boschi, le zone d’alpeggio e i versanti rocciosi. Ogni coppia è stanziale e occupa un vasto territorio, la cui estensione varia da una quarantina a circa un centinaio di chilometri quadrati, nel quale costruisce uno o più nidi.

Aspetto: Facile da riconoscere per le sue grandi dimensioni (può raggiungere un’apertura alare di ca. 220 cm), presenta un forte dimorfismo sessuale, con la femmina sensibilmente più grande del maschio. Il piumaggio è invece uguale fra maschi e femmine, ma si differenzia di molto tra esemplari adulti e giovani: l’adulto, uniformemente di color bruno, ha il capo e la nuca fulvi dorati, mentre i giovani e gli immaturi appaiono più scuri ed evidenziano zone bianche sulla coda e sulle ali che si riducono fino a scomparire all’età di quattro anni. Il becco è di colore grigio-bluastro e la cera (la struttura grassa all’attaccatura del becco, dove si aprono le narici) gialla.

Alimentazione:L’aquila reale caccia sorvolando lentamente le pendici delle montagne e sfruttando le irregolarità del terreno; le prede sono catturate con una breve picchiata sia a terra sia in volo. Si nutre di mammiferi (la marmotta è la sua preda preferita), ma anche di uccelli (pernice bianca e gallo forcello). In periodi di carenza di prede vive, in genere durante l’inverno, l’aquila si accontenta anche di carcasse, per le quali può competere con il gipeto e con la volpe.

Riproduzione: L’aquila è monogama. A partire dall’inverno rinsalda i legami di coppia con le parate nuziali. Durante questo periodo gli adulti non tollerano la presenza dei giovani (un po’ di privacy, perbacco!), che vengono scacciati con manifestazioni aggressive. La deposizione delle uova (una o due) avviene una volta l’anno, da metà marzo a fine maggio. I genitori allevano un solo piccolo (raramente due), che prende il volo tra l’inizio di luglio e la fine di agosto.

Lo sapevi che...: L’aquila possiede più di un nido all’interno del suo territorio, che rioccupa a rotazione apparentemente senza una regola precisa. Il nido è normalmente ubicato su cenge rocciose e solo occasionalmente viene costruito sugli alberi. Non si tratta di capolavori dell’arte costruttiva: sono ammassi di rami secchi che possono raggiungere i 2-3 metri di diametro ed 1 metro di altezza, sormontati da uno strato di rami verdi.

Storie, miti e leggende: L'aquila reale riveste un ruolo molto importante nella storia della simbologia europea. Per i greci era un simbolo di Zeus e gli antichi romani la scegliessero l'hanno scelta come simbolo, ripreso da tutti coloro i quali per un qualche motivo hanno voluto rifarsi alla grandezza dell'antica Roma imperiale: da Napoleone a Hitler. Più pacificamente, l'aquila è anche simbolo del Club Alpino Italiano.

Ultimo aggiornamento: 07/08/2018

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