#incontriravvicinatissimi

Il geotritone

#incontriravvicinatissimi

Classe: Anfibi
Ordine: Urodeli
Specie: Speleomantes strinatii
Nome comune: geotritone

Anfibio urodelo (con coda) di piccole dimensioni, dai 10 ai 15 cm di lunghezza. Solitamente le femmine sono leggermente più grandi dei maschi.
Presenta un colore di fondo da un marrone chiaro fino al rosso/aranciato, ma con sfumature e disegni ornamentali molto variabili. Il ventre è generalmente scuro. Ai lati del capo, gli adulti presentano le ghiandole Parotoidi, che, in caso di pericolo, emettono una sostanza tossica a scopo difensivo.

Alimentazione

Non c’è una specializzazione di tipo alimentare, ma durane l’attività di caccia notturna vengono catturati, con l’estroflessione della lunga lingua appiccicosa, diversi piccoli invertebrati incontrati sul cammino.

Riproduzione

A differenza di altri anfibi, il geotritone è affrancato dall’acqua nella fase riproduttiva. Il rituale di accoppiamento avviene in autunno.
Il maschio si avvicina alla femmina con una parata e depone a terra una spermatofora (contenente gli spermatozoi) che la femmina accoglie dentro di sé attraverso la cloaca, avviando così il processo fecondativo.
Le uova, gelatinose e ricche di tuorlo, vengono deposte in anfratti e angoli protetti; solo dopo una decina di mesi fuoriusciranno i giovani. La maturità sessuale viene raggiunta verso il terzo/quarto anno di età.

Distribuzione, habitat e conservazione

Questa specie presenta un areale di distribuzione relativamente ristretto, che si estende tra il Nizzardo (Francia SE), le Alpi Marittime, la fascia appenninica ligure, fino all’estremità più orientale, nell’appennino parmense.
Gli ambienti prediletti sono quelli umidi e rocciosi, di tipo cavernicolo o lungo ruscelli ombreggiati, con una quota altitudinale che varia tra il livello del mare a oltre 2000 m.
In grotta, l’attività più marcata è in corrispondenza della primavera e dell’autunno, mentre in estate e in inverno gli individui si ritirano nelle profondità della stessa.
Nelle Aree Protette Alpi Marittime la specie è rappresentata da due popolazioni, rispettivamente nella Riserva Naturale Grotte del Bandito e nella Riserva Naturale Grotte di Bossea.

In Italia sono note tre specie per il territorio centrosettentrionale della penisola e ben quattro specie endemiche in territorio sardo.
Attività antropiche invasive e distruzione degli habitat hanno portato la specie a popolazioni frazionate e in declino.
Non solo questa specie, ma l’intero genere Speleomantes è protetto a livello europeo attraverso la Direttiva Habitat.

In grotta per necessità

Pur respirando ossigeno atmosferico, il geotritone presenta un sistema polmonare estremamente ridotto e inefficace. La respirazione avviene quindi attraverso la pelle e le mucose della bocca e della faringe, che dovranno essere sempre ben umide. È per questo motivo che l’habitat ideale per questo anfibio deve presentare un alto tasso di umidità, come grotte, sottobosco e corsi d’acqua ombreggiati.
Inoltre, i loro grandi occhi sporgenti, stanno a indicare animali lucifughi, che fuggono la luce e prediligono attività notturna.

Testo a cura di Marco Dogliotti.

Ultimo aggiornamento: 16/04/2021

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta aggiornato sugli eventi e le storie delle aree protette