Uno dei "paradisi botanici d'Europa"

Flora

Uno dei "paradisi botanici d'Europa"

Le Alpi Marittime sono il settore botanicamente più prestigioso dell'arco alpino occidentale.

Le Alpi Liguri e Marittime sono il settore più botanicamente prestigioso del distretto alpino sudoccidentale. La ricchezza floristica di questo territorio è eccezionale: ci troviamo qui in uno dei “paradisi botanici” d’Europa, tanto più eccezionale se si considera che un luogo così “biodiverso” si trova relativamente vicino a grandi città come Genova e Torino e circondato da aree altamente abitate. Il suo segreto? È la notevole varietà delle condizioni ecologiche (diversa esposizione dei versanti, della struttura dei suoli, della natura delle rocce, di altitudine) unita a un insieme di fattori geografici, morfologici, e climatici, quali, per esempio, la posizione geografica delle cinque vallate interessate dal Parco - poste con diverso orientamento al margine della catena alpina - e la vicinanza al Mare Mediterraneo, a giustificare la particolare ricchezza floristica e vegetazionale dell’area, in cui si mescolano entità mediterranee, alpine, appenniniche e centroeuropee.

Scopri le piante più caratteristiche delle Alpi Liguri e Marittime

L’elenco floristico delle specie censite all’interno del Parco è impressionante: conta attualmente circa 1.800 specie. Sono tante? Sì: basti considerare che in tutta Italia sono documentate circa 6.711 specie: più di un quarto dell’intera flora italiana è quindi rappresentato nelle Aree Protette delle Alpi Marittime, fra i due Parchi delle Alpi Marittime e del Marguareis. Ancora qualche termine di paragone: su questo territorio sono presenti più specie che nell’intera Norvegia, quasi quanto tutta la Gran Bretagna e circa la metà delle specie censite in tutto il Portogallo.

Ma non è solo la quantità a rendere la flora di quest’area protetta di enorme interesse, ma anche la qualità. All’interno delle Aree Protette delle Alpi Marittime sono infatti presenti molte specie rare, “relitte” ed endemiche. Un’endemita, o pianta endemica, è una specie il cui areale di distribuzione è circoscritto: detto diversamente, cresce solo in un luogo al mondo. Si tratta di specie antichissime. Le specie endemiche presenti nel Parco sono ben 13, cui vanno aggiunte due“microendemite”, entità definite come sottospecie o varietà.

Scopri le piante endemiche delle Alpi Liguri e Marittime

Un itinerario immaginario attraverso i principali ambienti esistenti nel Parco, ci porterebbe ad attraversare tre “fasce altitudinali”, caratterizzate ciascuna da una vegetazione tipica: la montana, la subalpina e l’alpina.

La fascia montana è rappresentata da alcuni coltivi e dai prati falciati; da vari tipi di bosco, di latifoglie nella parte inferiore, sostituiti dalle conifere, in quella superiore, e dai pascoli ricavati dall’uomo a danno delle antiche foreste: qui troviamo i prati e i boschi di fondovalle, le latifoglie nobili, le faggete, i boschi di conifere dominati dall’abete bianco in Valle Pesio e dal pino uncinato (Vallone di Carnino) e dal larice (Vallone di Upega) in alta Val Tanaro e gli ambienti umidi, tra cui le due torbiere delle Selle di Carnino (Val Tanaro) e del Vallone della Cravina (Valle Pesio).

La fascia subalpina, zona di raccordo tra i popolamenti arborei montani e quelli erbacei alpini, è caratterizzata dal “duello” tra la vegetazione arbustiva e quella dei pascoli, che vede, già da parecchio tempo ormai, l’invasione degli arbusti a danno dei pascoli, dovuta all’abbandono progressivo degli alpeggi, dal dopoguerra a oggi. Qui possiamo trovare arbusteti (rodoreti, ontaneti e ginepreti) e megaforbieti sui quali si aprono gli spazi verdeggianti dei pascoli subalpini.

Nella fascia alpina la copertura vegetale è scarsa, la neve accumulata in alcune conche o nei canaloni esposti verso nord rimane tutto l’anno e gli ambienti rocciosi e di detrito assumono grande importanza. Qui crescono le piante adattate a colonizzare pietraie e ghiaioni da cui si innalzano le pareti rocciose dove osano solo le piante casmofite, ovvero quelle specie adattate a vegetare nelle fessure della roccia grazie alle loro sviluppatissime radici.

Ultimo aggiornamento: 08/08/2018

Saxifraga florulenta Moretti

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Bella, rara e inaccessibile. Secondo i racconti popolari era così difficile da raggiungere che i cacciatori del re, per poter preparare con gli steli un cesto per la regina, la prendevano a fucilate.

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