#attentialfagianodimonte

Come ci è finito lì sotto?

#attentialfagianodimonte

Il fagiano di monte, dopo la prima nevicata della stagione, nel bosco e nei pressi dei cespugli di rododendro, scava una tana sotto la neve, con lunghe gallerie e camere a forma tondeggiante.

Illustrazione: A. Segarra, su gentile concessione del Parc naturel régional du Massif des Bauges

Ma come ci è finito lì sotto il fagiano di monte?
Il fagiano di monte, dopo la prima nevicata della stagione, nel bosco e nei pressi dei cespugli di rododendro, scava una tana sotto la neve, con lunghe gallerie e camere a forma tondeggiante: un rifugio che permette all’animale di ripararsi dalle rigide temperature invernali tipiche dell’alta montagna.

Il fagiano di monte esce dal suo rifugio solo per mangiare e rimane per la maggior parte del tempo ben nascosto sotto la neve, per evitare di consumare inutilmente energie: una strategia di sopravvivenza indispensabile, che consente all’animale di arrivare sano e salvo in primavera. Spesso le condizioni atmosferiche avverse e la grande quantità di neve impediscono all’animale di recuperare cibo per giornate intere.


Come comportarsi?

Gli scialpinisti più attenti passano nel bosco su tracce già presenti per ridurre al minimo il loro impatto.
In discesa è più difficile confidare nel fatto che lo sciatore che cerca neve fresca si comporti allo stesso modo: passare lontano dal bosco potrebbe già essere un buon comportamento per non interferire negativamente sulla sopravvivenza del fagiano di monte!



Conosciamo meglio il fagiano di monte

Dal 15 gennaio, il venerdì e il martedì sulle pagine Facebook e Instagram delle Aree Protette delle Alpi Marittime saranno pubblicati contenuti per conoscere meglio biologia ed etologia del fagiano di monte, insieme a consigli sui comportamenti da seguire per contribuire attivamente alla conservazione della specie.

Ultimo aggiornamento: 18/01/2021

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