Ricerca e divulgazione scientifica

Il rifugio Pagarì "Sentinella" del Cai e del Cnr

Ricerca e divulgazione scientifica

Il rifugio alpino più in quota delle Marittime è tra le prime strutture ad essere scelte per una nuova rete di monitoraggio meteo e climatico del progetto "Sentinelle del clima" a cura di Cai e Cnr.

Il rifugio Pagarì | C. Audisio

Il Federici Marchesini al Pagarì 2650 m della sezione del Cai Ligure e altri 14 rifugi Cai con 4 osservatori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) sono le nuove “Sentinelle del clima e dell’ambiente”. Una rete dedicata al monitoraggio meteo-climatico lungo la penisola con lo scopo di restituire un quadro reale sullo stato del clima e dell’ambiente sulle montagne.

L’iniziativa è stata avviata nell’ambito di un accordo quadro, siglato nel 2019, dal Consiglio nazionale delle ricerche e Club alpino italiano con cui le istituzioni condividono le rispettive strutture per migliorare la conoscenza degli ambienti e degli ecosistemi alpini e montani.
L’accordo ha previsto anche la creazione di un Comitato di indirizzo che tra le sue prime attività ha studiato gli ambienti di alta quota e individuato in essi una Rete di rifugi Cai e di Osservatori Cnr, presenti lungo tutta la dorsale alpina ed appenninica, isole comprese. Queste strutture sono localizzate in siti in grado di soddisfare i requisiti di rappresentatività ambientale e climatica, di logistica e di connettività indispensabili per la riuscita del progetto.

I rifugi della rete saranno dotati di una stazione meteorologica automatica (Aws, Automatic Weather Station)installata nel rispetto delle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia. È prevista anche la presenza di una webcam per il monitoraggio ambientale da remoto e di supporto a interventi di elisoccorso, sorveglianza e di promozione turistica.

I dati raccolti dalle stazioni presso i rifugi saranno messi a disposizione sul portale del progetto in fase di realizzazione. I rifugi sentinella anche come luoghi di diffusione della cultura scientifica e di iniziative di turismo sostenibile.
Ambiti in cui il rifugio Pagarì è pioniere, grazie alle competenze e alla sensibilità ambientale del suo gestore, Aladar Pittavino. La struttura delle Alpi Marittime è infatti l’unico rifugio alpino italiano a fregiarsi della certificazione europea Ecolabel e collabora attivamente con le Aree Protette Alpi Marittime nell’applicazione dei principi della Carta europea del Turismo sostenibile. Non solo, il Pagarì è anche la meta del nuovo sentiero “Sulle tracce dei cambiamenti climatici”, attrezzato di pannelli e installazioni predisposto dall’Ente con il finanziamento del progetto Alcotra “CClimaTT”. Dai 2650 metri del rifugio con un “super” binocolo ad alto ingrandimento è data l’opportunità agli escursionisti di approfondire il tema dei cambiamenti glaciali attraverso il tempo con l’osservazione ravvicinata di vecchie morene, di quelle attive, ghiacciai e rock glaciers. Nell’estate 2022, per contribuire a diffondere la cultura scientifica sarà disponibile, esclusivamente su prenotazione, un moderno telescopio (landscape)che offre la possibilità di ricerca automatica e inseguimento degli astri.

Il programma “Sentinelle del clima e dell’ambiente” con i dati che saranno raccolti, insieme alle proiezioni elaborate dai modelli climatici, offrirà negli anni la possibilità di tracciare lo stato presente e di produrre attendibili scenari evolutivi sul futuro delle montagne del nostro Paese.


Approfondisci leggendo l'articolo pubblicato su Montagne 360°, la rivista del Club alpino italiano.

Ultimo aggiornamento: 15/02/2022

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