Natura e cultura

Riapre il Museo di Scienze naturali di Torino

Natura e cultura

L'istituzione è stata preziosa partner delle Marittime in molte iniziative a carattere scientifico, culturale e promozionale. Piemonte Parchi dedica un numero speciale alla riapertura.

Nella fotografia: il tour dell'elefante Fritz nella tappa davanti al palazzo della Regione Piemonte.
Il tour dell'elefante Fritz nella tappa davanti al palazzo della Regione Piemonte.

Una gran bella notizia per gli amanti delle Scienze naturali: venerdì 12 gennaio riapre il Museo regionale di Torino.


Leggi lo speciale di Piemonte Parchi dedicato alla riapertura del Museo.


Dopo oltre dieci anni di chiusura per i lavori di ripristino e messa in sicurezza dell’edificio di via Giolitti a lanciare l’apertura è l’elefante Fritz, icona del Museo, che sta girando per le strade del capoluogo. Partito dalla palazzina di Caccia di Stupinigi da domani sarà in piazza Castello per promuovere il calendario della riapertura dell’istituzione piemontese e il programma della maratona di talk show «Porte aperte alla scienza» sino al 2 febbraio organizzata dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Circolo dei lettori.

Un evento che porta il presidente Alberto Cirio e gli assessori alla Cultura Vittoria Poggio e Patrimonio Andrea Tronzano ad evidenziare che "il 2024 si apre con la rinascita di uno dei luoghi più̀ iconici del Piemonte" e ricordare che «quando ci siamo insediati questo Museo era chiuso e i lavori bloccati, così abbiamo riattivato il cantiere e individuato le risorse per finanziare i lavori, ricucendo uno strappo doloroso con la comunità piemontese che da anni attende la riapertura del Museo, che torna a essere fruibile per cittadini, turisti, scuole e associazioni".

Per consentire la riapertura di un museo che gode di una fama di livello nazionale per il valore delle collezioni che risalgono alla prima metà dell’Ottocento, la Regione ha investito oltre 8,3 milioni di euro, di cui buona parte a partire dal 2020. In particolare, 2,3 milioni sono serviti per la messa a norma degli impianti e l’agibilità tra il 2015 e il 2017, altri 2 milioni per interventi impiantistici ed edili necessari per il rilascio del certificato di agibilità dei locali dell’Arca, dello Storico Museo di Zoologia, della Crociera Manica Sud piano terreno e dei locali "Esposizione Permanente Paleontologia".

Il Museo regionale di Scienze Naturali per le Aree Protette Alpi Marittime è sempre stato un riferimento e un partner di rilievo per iniziative scientifiche, culturali e di comunicazione. Un legame stretto tra le due istituzioni che risale agli anni Novanta quando sul territorio piemontese si è affacciato il lupo, arrivato per una naturale espansione della specie dagli Appennini. Ricerca scientifica, una mostra, iniziative di comunicazione nell'ambito del progetto “Il lupo in Piemonte” che ha dato preziose informazioni per comprendere le dinamiche di popolazione e di colonizzazione del territorio piemontese. Un esemplare di lupo della valle Gesso fa parte delle collezioni tassidermiche del Museo. È “M40” un vecchio maschio alfa, ritrovato morto nel 2010 nella zona di Desertetto.
Decine di mostre a cura del Museo sono state ospiti del Parco contribuendo alla diffusione di informazione di qualità e di elevato contenuto scientifico in sedi periferiche. Particolarmente significativa e importante è stata “Taxon – Da Linneo all’inventario biologico delle Alpi Marittime e del Mercantour”. Sezione della grande esposizione “Un futuro diverso – Salvare la biodiversità per salvare il Pianeta” realizzata nel 2010 nell’Anno internazionale della biodiversità ha illustrato al pubblico il progetto ATBI (All Taxa Biodiversity Inventory) avviato per la prima volta in Europa e per la seconda al mondo dai Parchi Alpi Marittime e Mercantour.

Un’iniziativa per inventariare tutte le specie viventi del territorio transfrontaliero che ha richiamato centinaia di ricercatori da tutto il mondo. I principali partner scientifici del progetto erano il Museo nazionale di Storia Naturale di Parigi e il Museo regionale di Scienze naturali di Torino.

Il Museo non è ancora aperto ma con il nuovo direttore Marco Fino, cuneese che è stato dipendente della Provincia di Cuneo, sono già stati avviati contatti per nuove collaborazioni con le Aree protette Alpi Marittime.
Una convenzione regolerà i rapporti tra le due istituzioni che andranno dalla cessione di animali da tassidermizzare alle attività di educazione ambientale, di comunicazione e di attuazione di progetti europei.


Leggi l’intervista a Marco Fino su Piemonte Parchi.


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Ultimo aggiornamento: 18/01/2024

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