Ricerca scientifica

A Entracque Università e Parco studiano la segale

Ricerca scientifica

Un campo dell'Ente Aree Protette Alpi Marittime ospita diverse sementi di segale delle valli per la valutazione agronomica e genetica.

Il campo di segale presso la sede del Parco | G. Bernardi.

Per il secondo anno consecutivo gli spazi aperti a monte della sede del Parco delle Marittime in località Casermette di Entracque hanno accolto il campo di segale dei progetti SECNALP e SECALP-CRT.
I due progetti, sostenuti da Fondazione CRC e Fondazione CRT, sono stati ideati dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (DIBIOS) insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), entrambi dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con l’Ente di gestione Aree Protette Alpi Marittime e il Comizio Agrario di Mondovì.

Uno degli obiettivi è la valutazione agronomica e genetica di diverse sementi di segale reperite nelle nostre vallate.
Per questa ragione il campo di Casermette non ha l’aspetto tradizionale, ma appare suddiviso in tante parcelle, ognuna destinata alla coltivazione di una specifica varietà; in autunno la differenza non può essere apprezzata a colpo d’occhio, ma c’è da aspettarsi che la prossima primavera alcune si mettano in evidenza soprattutto per la grande taglia dei culmi rispetto ad altre di sviluppo in altezza più contenuto, testimoniando una scontata variabilità. Alcune varietà locali sono risultate però geneticamente distanti dalle più comuni varietà commerciali di segale coltivate in pianura, a testimonianza della loro importanza come riserva di biodiversità nel panorama agricolo montano.

Ultimo aggiornamento: 15/10/2020

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta aggiornato sugli eventi e le storie delle aree protette