Dal territorio

Chiusa di Pesio cerniera tra Alpi e Pianura

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"Dal territorio": la pagina dedicata ai 17 comuni delle Aree Protette Alpi Marittime. Uno spazio per presentare le azioni e i progetti degli Enti locali che costituiscono i nostri Parchi e Riserve.

Chiusa di Pesio dal castello di Mirabello | Arch. Ufficio turistico.

"Dal territorio": la pagina dedicata ai 17 comuni delle Aree Protette Alpi Marittime. Uno spazio per presentare le azioni e i progetti degli Enti locali che costituiscono i nostri Parchi e Riserve. Questa volta a parlare e a raccontare Chiusa di Pesio è il sindaco Claudio Baudino.


Rinserrata da tre lati da colline e montagne, Chiusa di Pesio è un borgo che fa cerniera tra Alpi e la pianura. Disteso come una coperta colorata sul fondo valle rappresenta la porta di accesso al Parco naturale del Marguareis. Tutto il territorio comunale è caratterizzato da un contesto ambientale e paesaggistico di pregio, integrato da un patrimonio storico e culturale notevole. Natura, cultura, vivacità sociale, la Valle Pesio ha forti potenzialità per lo sviluppo sostenibile come dimostrano progetti e nuove attività avviate negli ultimi anni. Probabilmente anche per questo Chiusa di Pesio con otto domande è stato il comune più richiesto per il bando residenzialità in montagna della Regione Piemonte che promuoveva il trasferimento di cittadini da aree non montane nei comuni delle cosiddette Terre Alte. A Claudio Baudino, giovane sindaco (classe 1987), agronomo di professione, chiediamo: Come spiega questo successo e chi sono questi nuovi abitanti?
La pandemia ha indotto una parte consistente di popolazione a prendere in considerazione un ritorno “a casa”, per chi studiava o lavorava fuori, e a fuggire dalla città alla ricerca di una casa con giardino, luoghi incontaminati in cui respirare a pieni polmoni e far crescere i propri figli.
Chiusa di Pesio, oltre a rispondere perfettamente a questo bisogno, è sicuramente più accessibile di altri paesi: a metà strada tra Cuneo e Mondovì, luogo ideale in cui vivere circondati dal verde, ma con la comodità di poter contare su cinque scuole, dall’infanzia alle medie, baby parking, servizi, negozi, banche, posta, numerose associazioni e centri di aggregazione. Inoltre, nonostante si trattasse di un bando promosso da un altro ente, ne abbiamo dato adeguata comunicazione e questo probabilmente ha inciso nell’incentivare ad aderire chi avesse una mezza intenzione di acquistare o ristrutturare casa a Chiusa di Pesio.
Non conosciamo ancora l’identità dei beneficiari perché la richiesta di contributo andava presentata direttamente alla Regione Piemonte: in generale l’invito era rivolto a residenti in centri urbani intenzionati a trasferirsi in paesi montani con meno di 5 mila abitanti. Entro sei mesi dalla data di approvazione dalla graduatoria dovranno stipulare l’atto di compravendita, mentre i lavori di recupero del patrimonio esistente dovranno essere ultimati entro 18 mesi, e saranno obbligati a utilizzare l’immobile oggetto di contributo come prima abitazione per almeno 10 anni.

La vostra amministrazione quali progetti o attività ha in corso nel segno dello sviluppo sostenibile?
Con il fine di promuovere iniziative di recupero e riuso, in una logica di sostenibilità ambientale ed economia circolare, siamo stati i capofila del progetto "Sfusi & Riusi", con il quale abbiamo partecipato al bando "Riattivare" della Fondazione CRC. Fra le altre iniziative, abbiamo attivato il punto vendita di via Vallauri, gestito da EquAzione, associazione senza scopo di lucro in cui i volontari reinvestono i profitti in attività sul territorio, in linea con la filosofia zerowaste e plasticfree. All’interno del punto vendita è possibile acquistare manufatti tessili derivanti da avanzi, prodotti da donne vittime di violenza ospiti della Cooperativa Fiordaliso, e presenti o oggetti di uso comune realizzati dagli ospiti del Centro Mauro, gestito da Proposta 80.

Sempre nell’ottica di favorire l’educazione ambientale e il benessere delle persone, abbiamo riqualificato dal punto di vista energetico alcuni edifici (scuola dell’infanzia di Vigna, Comune, condominio Avena, biblioteca, polo didattico Beria e museo), acquistato un nuovo mezzo di trasporto a servizio degli operai comunali, aderito al progetto +Api della Fondazione CRC per realizzare un’oasi di biodiversità per le api e gli insetti utili, regalato 350 borracce ai bambini e ai ragazzi di Chiusa di Pesio al termine dello scorso anno scolastico, messo a punto un piano di potature del verde pubblico. Inoltre, dal 2020 doniamo una pianta di Marrone di Chiusa di Pesio a ogni nuovo nato e di frequente organizziamo giornate ecologiche in collaborazione con le associazioni locali.

Quattro musei, riuniti nel Complesso G. Avena, e la biblioteca propongono sempre un gran numero di appuntamenti. A Chiusa Pesio la cultura, par di capire, non è un aspetto marginale
Riteniamo che la cultura sia un elemento imprescindibile di un "ecosistema" sociale, un volano per le strutture turistiche ricettive e uno spazio di crescita per i residenti, in grado di offrire aggregazione, connessione intergenerazionale e divertimento. Il Complesso Museale Avena, in particolare, è un gioiello in cui è possibile ripercorre la storia chiusana dall’età del Bronzo ai giorni nostri. Si compone di quattro sezioni: la collezione della Regia Fabbrica dei vetri e dei cristalli, la collezione delle ceramiche, quella dei Bronzi del Monte Cavanero e il Museo della Resistenza “I sentieri della Memoria”. In particolare, tra gli interessanti oggetti esposti, si possono ammirare oltre trecento manufatti deposti in un ripostiglio agli inizi dell'VIII secolo a.C. sul Monte Cavanero da un artigiano esperto nella lavorazione del metallo: un patrimonio sensazionale, di richiamo europeo, per la ricchezza e l’ottimo stato di conservazione. All’interno del complesso, di impianto quattrocentesco, ha sede il nostro ufficio turistico che invito tutti ad andare a visitare per essere sempre aggiornati su eventi, laboratori didattici, mostre, itinerari e materiale informativo.
La Biblioteca Civica Ezio Alberione, oltre a ospitare 16.500 volumi, negli anni è diventata sempre di più uno spazio polifunzionale che va oltre il semplice prestito librario: vengono organizzati appuntamenti con autori - penso ad esempio a Caselli, che sarà con noi il 20 aprile, Barbero, Oggero, Tesio, Vitali, Bianchini e Geda), doposcuola, letture per bambini, lezioni di italiano per stranieri, chitarra, yoga, tai-chi, ecc. Senza dimenticare Accademie in Valle, la rassegna concertistica itinerante diretta dal maestro Angelo Vinai che da anni porta la musica di qualità in Valle Pesio.

Chiusa Pesio, bandiera arancione del Touring Club Italiano, a cosa si deve il prestigioso riconoscimento?
Il Touring Club Italiano ci ha assegnato la bandiera arancione, simbolo di accoglienza di qualità e turismo d’eccellenza, nel 2017 e da allora, ogni anno, manteniamo con orgoglio questo riconoscimento che attesta quanto Chiusa di Pesio sia un’oasi di benessere, caratterizzata da un patrimonio naturalistico di pregio, ma anche la meta ideale per chi all’ambiente vuole unire cultura, enogastronomia e storia millenaria. Su tutte, meritano sicuramente una menzione d’onore la Certosa di Pesio, il Parco Marguareis e il settore della ristorazione che offre le prelibatezze del posto.

A proposito della Certosa, il prossimo anno l'eccezionale monumento celebrerà gli 850 anni della sua fondazione. Ci saranno delle celebrazioni?
Il 2023 sarà un anno speciale per Chiusa di Pesio: ricorrerà l’anniversario della fondazione della Certosa di Pesio, la cui erezione avvenne con ogni probabilità nel 1173. Come Comune, abbiamo aderito al Comitato promotore per le celebrazioni degli 850 anni, promosso dalla Provincia di Cuneo. Insieme ad altri enti, incluso l’ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, nei prossimi mesi lavoreremo alla programmazione di manifestazioni ed eventi oltre che alla ricerca di linee di finanziamento necessarie per il completamento dei lavori di manutenzione straordinaria e il restauro dei manufatti dell’antica Certosa.

San Bartolomeo è il centro turistico del Comune con pista di fondo, partenza di itinerari escursionistici e ciclistici, alberghi e ristoranti di eccellenza, il comune ha in programma iniziative di promozione o di miglioramento dell’offerta?
Stiamo portando avanti un accordo di programma siglato con la Regione Piemonte che, tra gli altri interventi, prevede la valorizzazione del percorso turistico di collegamento tra San Bartolomeo e la Certosa di Pesio. Parallelamente abbiamo in essere un dialogo costante con la Valle Pesio Servizi e la Proteo, le due società che, costituitesi come ATI, Associazione temporanea di imprese, hanno in gestione il Centro Marguareis, la pista di fondo e il poligono di biathlon.
A partire da domenica 16 e fino al 2 ottobre si potrà tornare a pescare nella splendida cornice della riserva di pesca Alta Valle Pesio, quella che va dal ponte del Villaggio Oliva, a San Bartolomeo, fino al Vallone del Saut: sarà un altro importante richiamo per i tanti appassionati.

Quali sono gli eventi e le manifestazioni più importanti dell’anno?
La nostra comunità è ricca di associazioni che propongono un fitto calendario di eventi durante tutto l’anno e, in particolare, nel periodo estivo. Fra gli altri appuntamenti, meritano sicuramente una visita il caratteristico Falò di San Giovanni a San Bartolomeo, Ciüsa Duvarta, la storica manifestazione giunta alla ventiduesima edizione e dedicata a Sant’Antonino, il patrono di Chiusa di Pesio, che si tiene l’ultimo fine settimana di agosto; la Festa del Re Marrone, che a ottobre giungerà alla 24ª edizione, in cui il protagonista è il Marrone di Chiusa di Pesio, pregiato frutto che ha il suo areale tipico nella zona agricola delle Vigne, appena a valle dell’abitato.

Golosità che un visitatore del territorio comunale non deve perdere?
Panetterie, pasticcerie e ristoranti offrono spunti golosi tutto l’anno. Tra le specialità da provare almeno una volta penso ai prodotti a base di Marroni di Chiusa di Pesio e castagne della Valle Pesio, i formaggi locali e la trota del Pesio.

Sulla collina del paese, tra i boschi, c’è il castello di Mombrisone. Un edificio peculiare ci sono iniziative in progetto per valorizzarlo e salvarlo dall’abbandono?
Nel 2019 abbiamo avviato una convenzione con la squadra A.I.B di Chiusa di Pesio: a fronte di un contributo comunale, i volontari si prendono regolarmente cura del verde attiguo alla residenza di caccia. Siamo grati per il lavoro che è stato fatto in questi anni, che rende ancora più piacevole raggiungere il Mombrisone a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Nell’intento di valorizzare ulteriormente l’area a fini turistici, sociali, ambientali e ricreativi, abbiamo incaricato un professionista di effettuare uno studio di fattibilità per il recupero dell'edificio e del parco annesso e candidato quest’ultimo intervento all’interno di un bando del PNRR.

Chiusa di Pesio è stato il primo comune del Piemonte ad ospitare un Parco regionale. Lo straordinario patrimonio di biodiversità della zona da oltre 40 anni è tutelato e valorizzato anche in chiave pedagogica e turistica. A suo avviso ci sono aspetti da migliorare o potenziare?
Ospitare un Parco che ha il suo cuore proprio nel massiccio calcareo del Marguareis e che rappresenta uno dei più importanti sistemi carsici d’Europa è un onore per il nostro territorio, che merita una eco nazionale. Per questo ritengo sia necessario favorire il più possibile lo scambio tra enti e associazioni, l'instaurarsi di relazioni, il senso di appartenenza e linee di indirizzo comuni per uno sviluppo socio-economico sostenibile che possa coinvolgere più persone possibili.
È necessario fare fronte comune, guardando oltre l’emergenza, per cercare insieme bandi e risorse utili per preservare i valori del nostro territorio e rafforzarli per le future generazioni.

Chiusa è una località turistica, ma l’agricoltura è certamente un settore molto importante.
L'agricoltura è uno dei motori del nostro paese. Si inserisce in territorio vasto che va dalla pianura alla montagna con bisogni e potenzialità differenti. Oltre a essere un’attività economica, svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e la protezione ecologica della nostra valle. In collaborazione con La Chiusana, l’associazione di valorizzazione del Marrone di Chiusa di Pesio e delle castagne della valle Pesio nata lo scorso autunno, stiamo portando avanti un percorso di valorizzazione di questo prezioso frutto che per secoli è stato la principale fonte di sostentamento delle popolazioni montane. Il settore primario è messo a dura prova dalle incognite legate al cambiamento climatico: consci del fatto che l’acqua rappresenti un fattore irrinunciabile per assicurare la produzione, forniamo tutto il supporto possibile ai consorzi irrigui.

Ultimo aggiornamento: 21/04/2022

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