Conservazione

Giornata internazionale del gipeto

Conservazione

Un migliaio di operatori in azione in contemporanea sulle Alpi e non solo per stimare la presenza dell'avvoltoio.

Gipeto | Foto M. Giordano - Arch. EAM.

Sabato 12 ottobre è la giornata internazionale di monitoraggio del gipeto.
Dalle Alpi Marittime alle Giulie, ma anche nel Massiccio centrale in Francia, nei Pirenei, in Bulgaria, guardiaparco, tecnici faunistici, ornitologi e volontari faranno un censimento in contemporanea del più grande avvoltoio europeo. Oltre un migliaio gli operatori impegnati per una stima della presenza dell’animale. Le Aree protette Alpi Marittime coordinano le osservazioni su tutto l’arco alpino piemontese in collaborazione con l’Ente Aree protette Alpi Cozie.

Nel 2018 sono stati osservati complessivamente 700 esemplari. Le condizioni meteo della giornata, l’anno scorso, nelle Marittime non hanno consentito di rilevare gipeti la cui presenza è stimata tra un minimo di 3 a un massimo di 11 esemplari, mentre nel Parc national du Mercantour se ne stimano da 12 a 14. I due parchi transfrontalieri nel periodo tra il 1993 e 2015 hanno eseguito reintroduzioni con esemplari allevati in cattività in centri europei nell’ambito di un progetto internazionale di reintroduzione dell’avvoltoio sull’arco alpino.
L’obiettivo di riportare di nuovo la specie sulle Alpi, estinta nei primi anni del Novecento, è stato raggiunto, ma ora occorre monitorarlo per garantirne la conservazione.

Ultimo aggiornamento: 09/10/2019

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta aggiornato sugli eventi e le storie delle aree protette