Specie alloctone

La Vespa velutina è anche in Piemonte

Specie alloctone

Presente in Europa dal 2004 preda le api compromettendo biodiversità e danneggiando l'apicoltura. Importantissime le segnalazioni tempestive dei nidi per limitare la diffusione della vespa.

Nido con Vespa velutina | Aspromiele

L’espansione di Vespa velutina o più comunemente vespa asiatica sta interessando il territorio del Piemonte.
Un arrivo non gradito perché la sua presenza procura ingenti danni all'apicoltura nelle aree di insediamento. Le api, oltre ad essere uccise per predazione, smettono di volare nei mesi in cui dovrebbero preparare le scorte per l’inverno e quindi muoiono di fame. Vespa velutina minaccia tutte le specie di api riducendo il potenziale degli impollinatori e gli equilibri dell’ecosistema.

Per contrastare e limitare i danni è fondamentale la segnalazione tempestiva sul sito www.vespavelutina.it della presenza della vespa o dei nidi che possono raggiungere notevoli dimensioni, di forma circolare o a "damigiana", spesso costruiti su alberi ad altezze elevate, difficili da vedere fino a quando non cadono le foglie .
Le Aree protette Alpi Marittime il cui territorio è in parte coinvolto nell'espansione dell'insetto, su invito di Aspromiele, sostengono la comunicazione del problema e avvieranno nei prossimi giorni una campagna di informazione.
La diffusione della vespa non potrà essere fermata ma il suo controllo permetterà di ridurre i danni.

"Allo stato attuale la presenza di Vespa velutina - fa sapere il progetto LIFE Stop Vespa asiatica di cui è partner tra gli altri Aspromiele - nel territorio piemontese vede la diffusione in due contesti differenti, uno nel cuneese e l'altro nel torinese".

Nel primo, le azioni sono messe in campo da Aspromiele e consistono nel contenimento della specie attraverso il suo costante monitoraggio lungo le principali direttrici di espansione e la distruzione di nidi.

Il monitoraggio in provincia di Cuneo si svolge in particolare nel Monregalese e Cebano-Val Tanaro in cui nell’inverno 2023-2024, tra ottobre e gennaio, sono stati individuati otto nidi presso i comuni di Alto (1 nido), Garessio (2 nidi) e Ormea (5 nidi) che si sommano a quelli rinvenuti a partire dal 2018. Inoltre, alcuni esemplari sono stati catturati nelle trappole posizionate presso il comune di Viola.

Nel 2022, erano stati rinvenuti 3 nidi a Garessio e 1 ad Ormea. La vicinanza con la Liguria, dove la vespa è presente da tempo, le movimentazioni apistiche e gli inverni miti sono tra le possibili cause della diffusione ed espansione territoriale in corso.


Cosa possono fare cittadini e apicoltori?


Nell’autunno 2023 c’è stata, inoltre, la prima segnalazione di più individui di Vespa velutina in provincia di Torino, in un apiario della collina torinese.
Aspromiele è intervenuto, in collaborazione con il Laboratorio sulla salute e il comportamento degli impollinatori (www.beelab.unito.it) del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (DISAFA) dell’Università di Torino, Consociazione Apicoltori provincia di Torino(CAPT) e numerosi volontari, per individuare nel tempo più rapido possibile, l’area di diffusione e valutare così la possibilità di ritrovare il nido.

Il nido è stato individuato ed eliminato a sole due settimane dalla segnalazione grazie allo studio delle linee di volo degli insetti e alla loro triangolazione su mappa. Il parziale successo dell’operazione non garantisce che altri nidi non possano essere già presenti o che non possano essere fondati nel corso di questa stagione dalle regine fecondate allontanatesi dal nido prima della sua distruzione.

Per impedire uno scenario di questo tipo Aspromiele e DISAFA hanno applicato un’attività di trappolaggio intensivo con centinaia di bottiglie Tap-Trap nell’area circostante il nido e della collina torinese, che proseguirà per tutto il 2024 e coinvolgendo particolarmente gli apiari dei soci Aspromiele presenti in questi territori.


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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024

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