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Tempo di raccolta funghi... consapevole!

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Anche nei Parchi naturali è consentita la raccolta dei funghi. Pratica che va fatta consapevolmente per l'importanza dei funghi all'interno dei cicli naturali e con il "titolo per la raccolta".

Nella foto: Salamandra pezzata su di un porcino | R. Malacrida.
Salamandra pezzata su di un "porcino" | R. Malacrida.

Tempo di raccolta funghi. Devi ricordare se pratichi questa attività che i funghi sono importanti per condirci i “tajarin” (tagliatelle all’uovo), ma soprattutto perché fanno parte dell’ambiente naturale e svolgono funzioni essenziali per l’ecosistema bosco.

Fungo e l’albero si scambiano sostanze: il primo fornisce all’albero azoto e minerali, e il secondo lo ricambia con gli zuccheri prodotti grazie alla fotosintesi. Ma questa è solo una delle funzioni del fungo. E per capirci quello che chiami porcino, ovulo o finferlo non è in realtà il fungo vero e proprio ma è il corpo fruttifero, ovvero si tratta del “frutto” del fungo detto “carpoforo”. È un po’ come se raccogliessi le mele da un albero. Il “vero” fungo, ossia “l’albero” (micelio) è invisibile perché si trova nel suolo. Senza funghi i boschi e le foreste sarebbero condannati a un rapido declino.

Ecco perché la raccolta è regolamentata. In Piemonte si possono raccogliere al massimo 3 kg di funghi al giorno, il prelievo prevede la pulizia sommaria sul posto e il trasporto in contenitori idonei a consentire la diffusione delle spore (no sacchi di plastica). È vietato usare nella ricerca l'uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare il suolo, il micelio fungino e l'apparato radicale. E poi va assolutamente evitata la distruzione di qualsiasi fungo, compresi quelli non commestibili.

Un’altra cosa da non dimenticare è che per la raccolta occorre avere un “titolo” valido su tutto il territorio della Regione Piemonte. Uno strumento semplice, economico, che sostiene la manutenzione delle aree montane e consente di esercitare l'attività secondo le regole previste dalla normativa regionale.

Il titolo per la raccolta è disponibile nelle seguenti tipologie: giornaliero, settimanale, annuale o pluriannuale e va esibito su richiesta agli agenti di vigilanza.

I punti per acquistare i permessi per la raccolta sul nostro territorio (giornalieri e settimanali)
- Sedi e centri informazioni dei Parchi Alpi Marittime e Marguareis (Chiusa di Pesio, Entracque - Centro Uomini e Lupi e Centrale L. Einaudi, Valdieri, Terme di Valdieri).
- In Valle Pesio, oltre che nell'Ufficio turistico, lo si trova anche in diversi esercizi commerciali: Alimentari Laura Dutto; Alimentari l'Panatè (Vigna); Alimentari La bottega di Pur (S. Bartolomeo); Bar Tabacchi Fumo e Profumo; Jeannot Sport; Pizzeria Certosa; Rifugio Pian delle Gorre.
- Nelle sedi delle Unioni montane delle valli.

Tutti i titoli che autorizzano alla raccolta (dal giornaliero al triennale) possono anche essere acquistati con bonifico bancario intestato all'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime Banca Intesa San Paolo, filiale di Borgo San Dalmazzo, codice IBAN: IT28U0306946010100000300042 e inserendo nella causale del versamento titolo raccolta funghi anno.... valido per il giorno o dal... al... (7 giorni).

Importi dei permessi:
5,00 € giornaliero
10,00 € settimanale
30,00 € annuale
60,00 € biennale
90,00 € triennale


Specie fungine la cui raccolta non necessita del titolo
Non necessita del possesso del titolo abilitativo la raccolta di alcune specie di basso pregio commerciale quali chiodini o famigliola buona (Armillariella mellea), prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), specie diverse del genere Morchella, gambe secche (Marasmius oreades), orecchione (Pleurotus ostreatus), coprino chiomato (Coprinus comatus) e mazza di tamburo (Macrolepiota procera).


Per maggiori informazioni sulla raccolta funghi clicca qui (link al sito della Regione Piemonte).

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Ultimo aggiornamento: 12/09/2024

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