Progetto PITEM Biodiv’alp

Comunità Custode della Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino”

Progetto PITEM Biodiv’alp

Il 4 dicembre realtà territoriali che svolgono le loro attività in Alta Valle Tanaro, sottoscriveranno la Carta di Intenti della Comunità Custode della Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino”.

Sopralluogo di tecnici sul territorio della Comunità Custode della Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino”.

Sabato 4 dicembre una rete di realtà territoriali (associazioni, professionisti, operatori turistici e produttori locali) che svolge l'attività in Valle Tanaro, nell’area di Carnino, sottoscriverà la Carta di Intenti della Comunità Custode della Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino”, un’iniziativa inserita in un progetto europeo Alcotra voluta dall’Ente Aree Protette Alpi Marittime, coadiuvato dalla Regione Piemonte e sostenuto dal Comune di Briga Alta.

La firma della Carta è fissata alle ore 11, presso il Municipio di Briga Alta in Alta Valle Tanaro, a Piaggia, nei rinnovati locali, recentemente inaugurati e rimessi in sicurezza a seguito dell’alluvione del novembre 2016.

La rete dei sottoscrittori della Carta d'intenti della Comunità Custode della Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino” opera in questa zona di confine con la Liguria e la Francia impegnandosi nel favorire lo sviluppo di un modello partecipato per la conservazione dei pascoli e della loro biodiversità con finalità di studio, ricerca e fruizione sostenibile. Il capofila del progetto è l’Ente Aree Protette Alpi Marittime coadiuvato dal Comune di Briga Alta: firmeranno la Carta d’Intenti l’Associazione Fondiaria di Carnino, la Scuola Forestale di Ormea, l’Associazione di studenti di Scienze Forestali di Torino (AUSF), la Cooperativa Agricola “La volpe e il mirtillo”, il rifugio Don Barbera e La Foresteria di Carnino, La locanda di Upega e guide ambientali ed escursionistiche del territorio.

La presentazione si terrà in presenza e vedrà gli interventi della dott.ssa Simona Gaido, funzionario del Settore Biodiversità e Aree Naturali della Regione Piemonte e responsabile del progetto PRO-BIODIV, del dott. Paolo Varese, consulente per il PITEM Biodiv’alp della Regione Piemonte, e del prof. Davide Marino, docente di Economia Agraria ed Estimo dell’Università del Molise che, coadiuva-to dalla dott.ssa Margherita Palmieri, ha curato la mappatura dei servizi ecosistemici connessi alla costituzione delle comunità custodi; l’incontro sarà registrato e messo online sulla pagina Facebook di progetto.

«La costituzione della Comunità Custode della Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino”, dichiara il Presidente dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime Piermario Giordano, aggiunge un nuovo tassello all’impegno dell’Ente Parco nel creare sinergie e reti forti sul territorio dell’Alta Valle Tanaro. Una rete di operatori che vive e lavora in quest’area del Parco e genera valore aggiunto in termini di qualità e sostenibilità ambientale, quella caratteristica che sempre più apprezzata da fruitori, volontari ed ospiti che frequentano il nostro territorio: questo progetto rappresenta davvero un motivo di orgoglio per il nostro Ente che rafforza e concretizza il senso di appartenenza delle comunità locali con le istituzioni pubbliche nell’ottica di una gestione di custodia dei beni naturali e della biodiversità».

L’istituzione della Comunità Custode della Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino” fa parte del progetto singolo PROBIODIV, inserito nel più ampio Pitem Biodiv’ALP, che prevede la costituzione di altre tre realtà analoghe in Piemonte, a Ostana in Valle Po, in valle Grana e in valle Susa.

L’ambito tematico individuato nella presente Comunità Custode concerne le attività pastorali e le superfici a pascolo, prato-pascolo e alcune aree umide presenti nel locale contesto silvo-pastorale.
Da un punto di vista floristico nel vallone di Carnino esistono numerose emergenze conservazionisti-che tra le quali quelle di maggior interesse sono, alle quote superiori, alcuni endemismi delle Alpi Marittime come Phyteuma cordatum e Helianthemum lunulatum, presenti nelle fessure di rupi calca-ree oppure, su superfici detritiche e pascoli pietrosi, Viola pinnata, Rhaponticum bicknelii, Iberis auro-sica subsp. nana e altre. Nelle azioni di custodia, si è deciso di puntare l’attenzione su elementi più a contatto con le attività antropiche come Prunus brigantina, arbusto endemico delle Alpi sud-occidentali presente qui al limite inferiore della sua distribuzione e alcuni altri elementi endemici o rari presenti nel contesto silvo-pastorale alle quote inferiori come Gentiana ligustica (presente negli allegati della Direttiva Habitat) e Hyacinthoides italica, più facilmente gestibili in azioni di custodia attiva.
Per quanto concerne la fauna nel vallone di Carnino si segnalano diversi siti riproduttivi di Rana temporaria, un entomofauna legata ai prati e alle aree umide in via di studio tra cui sono presenti i lepidotteri Parnassius apollo e Parnassius mnemosine, la chirotterofauna presente nelle grotte, alcuni elementi dell’avifauna nidificante e svernante (fagiano di monte, pernice bianca), il geotritone di Strinati per quanto riguarda la batracofauna e tra i mammiferi la presenza del lupo, del moscardino, della lepre variabile.
Gli habitat naturali nei quali si pensa di sviluppare azioni di custodia sono i prato-pascoli delle quote inferiori (in cui avviene una colonizzazione secondaria importante da parte della vegetazione arborea e arbustiva), alcune aree umide, gli ambienti carsici e le grotte.
Con l’istituzione della Comunità custode di Biodiversità “Pascoli Valle Tanaro - Carnino”, inoltre, si potenzia l’impegno locale per una maggiore sostenibilità anche turistica di alcune zone particolar-mente interessanti da un punto di vista della Biodiversità: un elemento trainante per la promozione del territorio, tramite la creazione di nuovi percorsi di offerte di turismo sostenibile e di percorsi te-matici innovativi e condivisi sul territorio.

Sono previste quattro azioni correlate ad altrettante attività da sviluppare sottoscrivendo la Carta d’Intenti:
- Conservazione dei pascoli e delle “piore”: conservare una specie endemica (Prunus brigantina) minacciata dalla chiusura del bosco e dalla eliminazione all’interno dei pascoli favorendone lo sviluppo e l’utilizzo ai fini della valorizzazione dei frutti mediante tecniche agro-forestali (“food-forest”) L’utilizzazione può essere estesa anche ad altre specie alimurgiche (= alimentari e medicinali). I soggetti aderenti all'azione si impegnano a diffondere la presenza (raccolta semi, piantumazione) del Prunus brigantina, nonché a raccoglierne e trasformarne il frutto. In parallelo viene condotta un'attività di ricerca e insegnamento a livello locale presso la Scuola Forestale di Ormea.

  • Campo volontari alle Selle di Carnino: migliorare il valore ecologico dell’area umida e renderla maggiormente fruibile allo scopo della didattica ambientale mediante l’organizzazione di campi volontari in stretta collaborazione con i tecnici della conservazione dell’ente parco. Individuazione di una collaborazione operativa di tra Aree Protette delle Alpi Marittime, gruppi giovanili universitari (AUSF) e studenti della Scuola Forestale di Ormea che contempli anche la riqualificazione ambienta-le e fruitiva del sito; in tale contesto potrà essere poi valutata l’organizzazione di monitoraggi periodici sugli habitat e le specie presenti in occasione dei campi volontari, qualora si registrino condizioni di professionalità e di competenza.
  • Documentazione turistica sulla CC del vallone di Carnino: fornire conoscenze sui valori naturalistici e sulla cultura materiale a fini turistici; spiegare cos'è una Comunità Custode attraverso visite guidate emateriale informativo cartaceo e multimediale. Redazione di una brochure e di una sezione del sito dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime sulla locale Comunità Custode e i suoi aspetti caratterizzanti; l’Ente, in accordo con la CC, dovrà definire in quale forma elaborare questa documentazione informativa; la CC sarà considerata realtà da privilegiare rispetto alla partecipazione a bandi nell’ambito di progetti e finanziamenti del GAL “Mongioie” o di altre entità quali le Fonda-zioni bancarie piemontesi.
  • Speleo-custodia: Incrementare la fruizione consapevole delle grotte, dei loro accessi e delle zone carsiche del vallone. Integrazione degli aspetti gestionali relativi alla frequentazione speleologica e la preservazione degli elementi di interesse conservazionistico dei sistemi ipogei e dei loro accessi mediante un protocollo di monitoraggio periodico, previo accordo tra i soggetti firmatari.

Per saperne di più
Il progetto PROBIODIV fa parte del PITEM Biodiv’alp e prevede la costituzione di quattro Comunità custodi di biodiversità in Piemonte: oltre a quella di Ostana, le altre sono la Comunità custode di Biodiversità del Bosso, in valle Grana, la Comunità custode di Biodiversità dei Pascoli della valle Tanaro, a Carnino – frazione di Briga Alta e la Comunità custode di Biodiversità Orchidee e pascoli del Rocciamelone.

Il PITEM Biodiv’alp è finanziato dal Programma Europeo di Cooperazione Transfrontaliera Italia Francia ALCOTRA 2014 – 2020 con l’obiettivo di proteggere e valorizzare la biodiversità e gli ecosistemi alpini delle Alpi Occidentali italiane e francesi.
10 PARTNER tra cui Regione Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Auvergne-Rhône Alpes, Sud Provence-Alpes Côte d’Azur, Agenzie Regionali per l’ambiente e Parchi nazionali che condividono una strategia comune coinvolgendo altri 16 enti in una rete transfrontaliera di spazi ecologicamente con-nessi e nella tutela della biodiversità.
8,9 Milioni di euro di investimento
4 anni di cooperazione

Il PITEM Biodiv’alp è costituito da 5 Progetti semplici: per saperne di più clicca qui!.

Ultimo aggiornamento: 07/12/2021

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