Nascita e storia della CETS

La nascita della Carta Europea del Turismo Sostenibile

Nascita e storia della CETS

La nascita della Carta Europea del Turismo Sostenibile e i cinque assi prioritari della Strategia italiana.

Nata dai lavori del Summit della Terra di Rio (1992), la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) è innanzitutto uno strumento di partenariato tra gli operatori turistici locali e i gestori degli spazi protetti.

Sviluppata dalla Europarc, che riunisce i parchi nazionali e regionali di più di più di 40 paesi europei, applica i principi dello sviluppo sostenibile al campo del turismo.

La Carta è suddivisa in tre sezioni:

  • Turismo sostenibile per l’area protetta
    La Carta è concepita per singole aree protette di tutti i tipi. L’implementazione da parte dell’autorità dell’area protetta richiede un’analisi dei bisogni dell’area (problemi e opportunità) riconosciuti ed accettati dai partner locali. Lo scopo di quest’approccio è di individuare il migliore indirizzo futuro per il turismo in tutta l’area. In seguito la strategia proposta dall’area protetta nel contesto della Carta deve essere sviluppata e implementata in collaborazione con i rappresentanti delle imprese turistiche locali, di altri settori commerciali, della popolazione locale e delle autorità.
  • Turismo sostenibile per imprese turistiche locali
    La Carta costituisce lo strumento per assicurare il coinvolgimento delle imprese turistiche locali delle aree protette. Le imprese locali sono partner fondamentali per l’autorità dell’area protetta per lo sviluppo della strategia turistica e devono essere coinvolti in questo processo come descritto in Sezione I (vedere sopra). La Sezione II della Carta prevede di andare al di là del semplice coinvolgimento, permettendo alle imprese collaboratrici di ricevere riconoscimenti individuali come firmatari della Carta. Questo richiede un’analisi da parte dell’impresa di tutte le sue attività, cioè il bilancio tra la loro offerta e le aspettative dei turisti, e le misure da intraprendere per valorizzare il patrimonio locale. Nella gestione dell’impresa si deve anche tenere conto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. L’impresa formulerà idee proprie per il turismo sostenibile e la sua applicazione in collaborazione con l’area protetta.
  • Turismo sostenibile per i tour operator
    Questa sezione rappresenta uno strumento per assicurare il coinvolgimento dei tour operator che recepiscono i concetti di turismo sostenibile nei loro prodotti turistici e che organizzano viaggi nelle aree protette. Tali tour operator si impegnano a collaborare con l’autorità responsabile della strategia nel Parco e con i fornitori di servizi turistici locali, analizzando la compatibilità dei propri prodotti con gli obiettivi dell’area. Il flusso di fruitori che essi generano verso l’area non deve distruggere le risorse patrimoniali che i turisti vengono a visitare.


La Strategia italiana è composta da 5 assi prioritari

  • Rete: istituire un governo condiviso sul territorio dei due Parchi (collaborazione con stakeholder locali) e tra il territorio dei due Parchi (passerelle tra i due versanti per scambi di buone pratiche).
  • Pianificazione: collaborare nella gestione e nella pianificazione degli sviluppi turistici della destinazione “Le Alpi del Mediterraneo”.
  • Promozione dell'ecoturismo: valorizzazione di un turismo rispettoso dell'ambiente e delle comunità locali, migliorando la qualità dei servizi e delle strutture ed mettendo a disposizione del turista offerte turistiche adeguate.
  • Conservazione del patrimonio naturale, storico e culturale: mantenimento in buono stato e valorizzazione delle possibilità di fruizione degli attrattori principali dell'ecoturismo, ovvero natura-storia-cultura del territorio.
  • Uomo, territorio e paesaggio: gestire i potenziali conflitti tra turisti e residenti, mantenere il territorio attrattivo non solo per i turisti, ma anche per i giovani del territorio. Valorizzare le antiche tradizioni, i prodotti locali, il genius loci.

Ultimo aggiornamento: 19/05/2025

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