Letteratura - Speciale 25 aprile

Le donne in azione

Letteratura - Speciale 25 aprile

Un brano di Alessandra Demichelis dedicato a due donne, staffette partigiane, compagne di Resistenza e di vita di due personaggi, Dante Livio e Alberto Bianco, strettamente legati al Parco.

Dante Livio Bianco, Pinella Ventre, Alda Frascarolo e Alberto Bianco con la figlia Alessandra.

E dunque seguiamo quello che lo stesso Livio (Bianco) definì il "duetto celebre", a partire dal momento in cui si forma, quando dalla routine tragica della guerra tutto precipita nel caos.
Delle due ragazze, che prima di quel momento non si conoscono anche se certamente hanno sentito parlare l'una dell'altra, la prima che, in un certo senso, passa all'azione è Alda. Nei giorni successivi all'8 settembre, infatti, in una Torino in cui vagano uomini e cavalli, militari tedeschi e soldati italiani tornati borghesi in un batter di cilia, e dove lo stesso Alberto cerca rifugio di casa in casa dopo la fuga dal suo "Nizza Cavalleria", è lei ad andare, per dirla con le sue parole "a riprenderselo". Dopo aver ottenuto il permesso della madre, Alda raggiunge Alberto nel suo nascondiglio, presso la casa del dottor Conti, e lo porta con sé a Bra, dove la famiglia Frascarolo è sfollata. Dopodiché parte da sola alla volta di Valdieri per informare Prosperina che il figlio è ancora vivo. prende contatti anche con Livio, che nel frattempo ha perso le tracce del fratello, e poco più tardi lo raggiunge, insieme a Alberto, nella zona di Paralup, in Valle Stura.
Comincia così la "carriera" di staffetta di Alda Frascarolo, da quei viaggi verso la montagna che nel frattempo ha accolto il suo futuro cognato, già salito a costituire il primo nucleo di partigiani. Lì, tra i boschi, fa la conoscenza di Livio e Pinella, anch'essa ormai votata anima e corpo alla causa della Resistenza.

"Livio mi mise a fare i collegamenti", racconterà Alda, la qual cosa significava prima di tutto che le donne non avrebbero potuto rimanere accanto ai loro fidanzati; e, inoltre, che avrebbero dovuto prepararsi a uno sfiancante andirivieni da Torino e le basi partigiane adoperando tutti i mezzi a disposizione, vale a dire treno, bicicletta e ovviamente le proprie gambe.
Ed è esattamente quello che avviene: in brevissimo tempo Alda e Pinella si trasformano in soldati obbedienti agli ordini dei loro comandanti e cominciano una vita normale in apparenza, ma in realtà densa di insidie e pericoli.
Per qualche tempo Alda continua a svolgere le sue mansioni di impiegata, ma quando comincia a circolare la notizia della sua attività clandestina il direttore, terrorizzato dalla prospettiva di ritrovarsi i tedeschi in casa, le comunica con buoni modi che forse è il caso di interrompere il rapporto di lavoro.
Le due ragazza, così, accomunate dalla devozione verso i propri uomini, ma anche dall'adesione convinta all'idea per la quale stavano lavorando, si impegnano in uno sfiancante andirivieni tra pianura e montagna, riempendo borse con il doppiofondo di lettere, messaggi, documenti, viveri, vestiti e, qualche volta oggetti più pericolosi. "Boooombeee!", risponde una volta Pinella a qualcuno che a un posto di blocco, le chiede del contenuto del borsone, e lo fa in modo tanto esagerato e buffo che quello si fa una risata e la lascia passare. Ovviamente, nel fondo della borsa le bombe c'erano davvero!

Brano da "Il duetto celebre" di Alessandra Demichelis in L'Edera e l'Olmo. Storia di Livio, Pinella, Alda e Alberto Bianco a cura di Paola Agosti. +Eventi edizioni, Cuneo 2007.

Ultimo aggiornamento: 30/04/2020

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