Dal territorio

Roaschia: piccolo comune, grandi progetti

Dal territorio

"Dal territorio": la pagina dedicata ai 17 comuni delle Aree Protette Alpi Marittime. Uno spazio per presentare le azioni e i progetti degli Enti locali dei nostri Parchi e Riserve naturali.

Raoschia all'alba | G. Bernardi

Roaschia è un piccolo comune di un ramo laterale della Valle Gesso. Con le sue acque disseta circa 100 mila cuneesi attraverso l'Acda (Azienda cuneese dell'acqua). Con la sua roccia da cemento sono costruite opere e abitazioni di mezzo Piemonte. Ha una superficie di poco meno di 30 km quadrati, 52 borgate, ma soltanto un centinaio di abitanti; un secolo fa erano 20 volte tanti. E a quel tempo la popolazione deteneva il 75% degli ovini della Granda. Natura rigogliosa, sentieri, grotte, le montagne di Roaschia offrono, inoltre, straordinari palcoscenici sulla pianura. Un piccolo paradiso nonostante l’attività di due cave, una di calcare da cemento, l’altra di silice. Nel 2007, c’era il progetto di aprirne un’altra. Di traverso si mise un venezuelano. Bruno Viale, figlio di un emigrato roaschino, ingegnere esperto di cave, appena trasferito con la famiglia in Italia dal sud America, per il paese di suo padre immaginava uno sviluppo diverso. Parlava ancora un italiano imperfetto, ma si fece capire benissimo. Con la collaborazione di altri cittadini raccolse 550 firme con cui si impedì l’apertura del nuovo sito estrattivo a ridosso della famosa sorgente Dragonera.
Nel 2015, Bruno Viale, per dare un futuro diverso a Roaschia diventa sindaco e alle ultime elezioni viene riconfermato per un secondo mandato. È anche presidente della Comunità delle Aree Protette Alpi Marittime.

Sindaco, qual è il futuro per Roaschia?
Lo dico in termini di battuta: far diventare Roaschia la piccola Cortina delle Alpi Marittime.

E come?
Puntando su turismo e sport green. Per la prima volta le azioni di valorizzazione del territorio sono inserite in una pianificazione a lungo termine in modo che chi verrà dopo di me potrà proseguire il lavoro. Ad esempio, abbiamo una falesia di arrampicata (Monte Colognè) che riaprirà entro l’inizio dell’estate e sarà una delle poche della provincia ad essere a norma. L’amministrazione ha ottenuto le autorizzazioni necessarie, le guide alpine hanno messo in sicurezza le pareti, certificato le attrezzature presenti e segnalato le difficoltà delle vie di scalata. In prossimità del sentiero d’accesso alla palestra di arrampicata installeremo una panchina gigante ed entreremo nel circuito delle “Big Bench” di Chris Bangle. Si sta puntando anche sull’escursionismo. La rete sentieristica di Roaschia è di 63 km: impossibile per il nostro comune mantenerli tutti e così ne abbiamo scelti alcuni che sono stati individuati e descritti su una cartoguida in distribuzione gratuita.

Quali sono i progetti della vostra pianificazione?
Le idee sono tante, ma la nostra è un’amministrazione concreta e consapevole delle proprie forze. Il Comune con i suoi pochi abitanti ha trasferimenti insufficienti per gli investimenti. Per questo, dopo lunghe negoziazioni, siamo riusciti ad ottenere dalle società che coltivano le cave, oltre ai diritti d’escavo già regolarmente versati, anche il pagamento, dal 2023, dell’affitto per i terreni utilizzati. Con queste e altre risorse esterne finanzieremo la nostra pianificazione. In attesa dell’entrata in vigore dell’accordo, Buzzi Unicem, nell’area di cava dismessa in destra orografica, permetterà di realizzare un bike park con caratteristiche tali da poter ospitare competizioni internazionali. Dall’ex sito estrattivo, su cui qualcuno aveva ipotizzato una discarica di amianto, partiranno cinque percorsi progettati per le gare e che permetteranno di toccare i punti d’interesse locale. Realizzeremo, poi, all’ingresso del capoluogo un nuovo parcheggio, adeguato anche alla sosta degli autobus e con punti di ricarica elettrica delle auto. E, ancora, una passeggiata facile dall’area camper che si chiuderà ad anello attraversando un ponte tibetano.

Nel concentrico sono stati realizzati anche alcuni murales?
La valorizzazione della cultura locale fa parte del nostro piano d’azione. La memoria storica sta morendo e abbiamo scelto di raccogliere le testimonianze di anziani del paese e delle attività tipiche come quella dei pastori transumanti. Su alcune case del paese, l’artista Marilisa Giordano, ha dipinto i primi cinque dei 13 murales previsti per il 2022 che presentano personaggi e famiglie, mestieri tradizionali. Oltre ai dipinti ci sarà la possibilità di ascoltare attraverso il telefono storie e approfondimenti sul tema del murales. In questo modo vogliamo condividere il nostro passato con chi visita Roaschia.

Chi sono i turisti di Roaschia?
Proprietari di seconde case, escursionisti e camperisti che usufruiscono dell’area camper “I funtanil” che riaprirà per la stagione dal prossimo 1° aprile. Ci sono anche molti ciclisti perché apprezzano le ottime condizioni del fondo delle nostre strade su cui investiamo molto in manutenzione. Purtroppo in questo momento i flussi turistici hanno una ricaduta limitata sul territorio.

E per risolvere questa criticità cosa avete in progetto?
Puntiamo a riqualificare la struttura del circolo La Dragonera che diventerà una “tajarineria”, un bar, punto informazioni… Un luogo per pasti semplici, da affiancare alla cucina di eccellenza offerta dalla trattoria Spada Reale. La struttura riaprirà con una nuova gestione già nell’estate e poi partiranno i lavori di ristrutturazione.
Contiamo con le varie iniziative di valorizzazione turistica di creare i presupposti per nuove attività nel Comune e creare occasioni di lavoro affinché qualche giovane venga a vivere a Roaschia.

Per questo state lavorando anche su altri fronti?
Stiamo potenziando il collegamento a internet e a breve ci sarà la banda larga. Un servizio che può essere un elemento per attirare lavoratori digitali in un paese che dista a soli 25 minuti da Cuneo, che offre case a prezzi accessibili e un ambiente molto bello. Ci piacerebbe anche poter valorizzare le nostre dodici case popolari ma avremmo necessità di trasporti pubblici anche al di fuori dei periodi scolastici. Un problema di cui con i colleghi dei comuni vicini stiamo discutendo con la Regione.

Roaschia è un territorio rurale in questo ambito che cosa si sta muovendo?
Abbiamo pubblicato il bando per l’affidamento delle alpi comunali della Freida dove è stato costruito un nuovo casotto per il pastore con annesso un locale per la lavorazione dei formaggi. Insieme ai pascoli daremo anche la gestione del bivacco del Balur.
Alcuni imprenditori agricoli locali sono particolarmente attivi nell’attività forestale, nella coltivazione della patata e fanno parte del Consorzio della patata di montagna “Balin del Re” che è presieduto dal roaschino Nicolò Ghibaudo. Nel comune opera anche Franco Fantino, produttore di formaggi di pecora di eccellenza.

Roaschia fa parte del Parco delle Marittime e nel suo territorio insiste la Riserva Grotte del Bandito come va la collaborazione?
Con la collaborazione dell’Ente è stata inaugurata a settembre scorso la ristrutturazione dell’ex confraternita adibita per eventi e manifestazioni. Abbiamo in programma di organizzarvi almeno un evento al mese. Oltre a questo sono stati sistemati gli accessi alle Grotte del Bandito che riteniamo dovrebbero essere più valorizzate. Ora manca l’itinerario di collegamento tra le Grotte e la confraternita: un sentiero che passa per la borgata Monfranco. E poi dobbiamo sviluppare la “Via dei formaggi”, l’anello escursionistico che collega Roaschia con Entracque e Vernante. Progetti che dovrebbero essere realizzati a breve.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2022

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