Biodiversità

La "Biodiversità stellata" incontra il Giardino fitoalimurgico Mattirolo

Biodiversità

La struttura del Parco del Marguareis è stata presentata ad Alba e, a ottobre, sarà protagonista di un appuntamento in Francia nell'ambito del Progetto Alcotra Biodiversità stellata.

Giardino fitolalimurgico Oreste Mattirolo | G. Bernardi.

Il giardino fitoalimurgico Oreste Mattirolo (Parco del Marguareis) delle Aree Protette Alpi Marittime, sebbene l'Ente non figuri tra i partner del progetto Interreg Alcotra Biodiversità stellata - Biodiversité Étoiléè, per la sua rilevanza è stato coinvolto nell’iniziativa europea che ha per capofila la Città di Alba.
La scorsa estate il giardino allestito a Chiusa di Pesio è stato presentato nei suoi aspetti botanici, sensoriali, strutturali e didattici nella capitale delle Langhe dove si sono tenuti incontri a tema “orti aperti” e sulla biodiversità.
I professionisti intervenuti durante il percorso formativo “Narratori della Biodiversità” hanno trattato diverse tematiche che uniscono il mondo delle piante e la cucina in una visione nuova e sensoriale, proiettata nel mondo del turismo ecosostenibile e della gastronomia.

L’evento dedicato al giardino fitoalimurgico ha suscitato grande interesse e curiosità sui molteplici impieghi delle specie vegetali e sulla tradizione culinaria in cui esse compaiono. La presentazione realizzata dalla guida escursionistica Mailing Pisano ha condotto il pubblico, attraverso il commento delle immagini e la video intervista alla botanica collaboratrice del Parco Chiara Ronelli, realizzata all’interno del giardino a scoprire con vista, udito, olfatto, gusto e tatto tutti i suoi componenti vegetali.

L’antica tradizione benedettina e l’Hortus simplicium sono stati lo spunto da cui partire per esporre le piante alimentari in un contesto molto antico che è giunto fino a noi attraversando i secoli. Le erbe dei campi rappresentano un legame indissolubile per l’umanità e hanno sfamato molte popolazioni in tempi di carestia e di guerra, da cui l’etimologia del termine Phyto (pianta) e alimentia urgentia, (alimurgia). La memoria storica che abbiamo a disposizione attualmente sugli utilizzi in cucina delle piante del campo è stata in gran parte tramandata da nonni a nipoti e spesso oralmente; un grande passo avanti verso la catalogazione e classificazione delle specie alimentari presenti sul nostro territorio si deve al botanico e presidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino Oreste Mattirolo a cui è dedicato il giardino e che nel 1918 ha scritto il libro di riferimento “Phytoalimurgia pedemontana” studiando e assaggiando moltissime specie vegetali del territorio piemontese che potessero essere utilizzate per alleviare la fame.

Il giardino fitoalimurgico è stato scelto come portavoce del progetto proprio perché rappresenta un vero un vero scrigno di biodiversità sicuramente stellata!
Infatti, la sua esistenza garantisce la conservazione vegetale degli esemplari autoctoni, i quali sono stati raccolti in natura sul territorio da popolamenti geneticamente significativi, oppure sono stati trapiantati in seguito a test di germinazione su una particolare specie grazie agli studi che vengono effettuati nel laboratorio del centro di biodiversità vegetale del Parco.

Per il suo prezioso valore didattico e il fortissimo impatto sensoriale, il giardino fitoalimurgico verrà presentato in Francia il prossimo ottobre 2022 nell’ambito di attività di partenariato che coinvolgono il Comune di Alba, il Gal Langhe Roero Leader, Il Comune di Cogne, la Ville de La Motte-Serveolex e la Commune du Bourget-du-Lac.
Mailing Pisano – Chiara Ronelli

Ultimo aggiornamento: 29/09/2022

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