Dal territorio

Vernante, il Parco in Valle Vermenagna

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"Dal territorio": la pagina dedicata ai 17 comuni delle Aree Protette Alpi Marittime. Uno spazio per presentare le azioni e i progetti degli Enti locali dei nostri Parchi e Riserve naturali.

Vernante | C. Giordano.

"Dal territorio": la pagina dedicata ai 17 comuni delle Aree Protette Alpi Marittime. Uno spazio per presentare le azioni e i progetti degli Enti locali che costituiscono i nostri Parchi e Riserve. L'appuntamento con "Dal territorio" di questa settimana è con il sindaco di Vernante, Gianpiero Dalmasso.


Vernante entra nel “mondo” dei parchi nel 1979. È in quell’anno che la Regione istituisce la Riserva del Bosco e dei Laghi di Palanfrè. Una delle prime e anche una delle più piccole aree protette del Piemonte che in soli 1038 ettari accoglie un ineguagliabile concentrato di biodiversità. Dal 1995 è parte integrante del Parco delle Alpi Marittime.
Il tempo della nascita della Riserva coincide con: “Gli anni del cambiamento - racconta il sindaco Giampiero Dalmasso - durante i quali comincia la trasformazione del tessuto economico-sociale del comune. Un territorio originariamente a vocazione agricola che negli anni Cinquanta, con l'installazione della vetreria, si trasforma in centro semi industriale anche se la presenza della ferrovia aveva già lasciato il segno, caratterizzando Vernante quale centro di villeggiatura estivo. Con la chiusura della fabbrica e la cessazione della produzione industriale negli anni 1978-79, l’economia locale si è orientata verso il turismo anche quello invernale, grazie alla vicinanza a Limone”.

Il processo di sviluppo turistico della località come si è evoluto?
Significativa è stata l’idea di valorizzare la figura di Attilio Mussino, primo illustratore del Pinocchio di Collodi che visse a Vernante, tramite la realizzazione di murales nel paese.
L’iniziativa a cura dei pittori locali Carlet e Meo e supportata dal sindaco Bassignano ha portato a Vernante un pubblico nuovo, quello delle scuole e congiuntamente delle famiglie con bambini. Un progetto sul quale l’amministrazione sta continuando ad investire, ricorrendo anche alla partecipazione a bandi per migliorare la fruibilità del percorso di visita. Recentemente i murales sono stati dotati di Qr-code da inquadrare con lo smartphone offrendo la possibilità al pubblico di vedere contenuti multimediali, inoltre vi è la possibilità di cimentarsi in una caccia al tesoro. A disposizione dei visitatori c’è anche il museo Attilio Mussino e un servizio di accompagnamento gestito dalla proloco. Nel contesto di valorizzazione dei murales abbiamo avviato un partenariato con la Fondazione Collodi per lo scambio di materiali e per ricevere supporto in occasione di manifestazioni. Con la proposta “Imaginé | Piccolo festival della narrazione per figure” si è creato un evento importante e attrattivo per prolungare la stagione turistica. Inoltre l’iniziativa è collegata a progetti nelle scuole locali, a residenze d’artista e mostre che hanno sviluppato il tema dell'albo illustrato. Stiamo gettando le basi per l’edizione 2023 e per riproporre in primavera il concorso nazionale “Il Pinocchio dell’Anno” che insieme ad un premio prevede il coinvolgimento delle scuole.

Sul tema “Pinocchio” sono cominciati anche nuovi progetti?
Stiamo lavorando in collaborazione con il Parco al "restyling" dell’ex-segheria, sede della Proloco e Centro visita. La progettazione è in fase avanzata e abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Crc per realizzare degli allestimenti con presentazioni dedicate a Pinocchio con la tecnica della realtà aumentata. Altro grosso investimento è in corso nei Giardini Mussino per realizzare il progetto “Un Parco da favola”, dove insieme ad una serie di migliorie dell’area si realizzeranno a breve dei giochi per favorire l’inclusività. La riqualificazione si colloca nell’ottica di dare una migliore accoglienza al nostro pubblico di riferimento che è quello delle famiglie.

L’amministrazione ha posto molta attenzione anche a Palanfrè
Il processo di valorizzazione della borgata nasce negli anni ‘90, grazie alla presenza del Parco, “alla “testardaggine” di Michelino Giordano, alla lungimiranza dell’allora sindaco Bassignano e della Comunità montana. La svolta è stata quando la famiglia del giovane Michelino e quella dei fratelli Alberto ed Edoardo Giordano si stabiliscono permanentemente a Palanfrè con le loro imprese agricole. Una scelta impegnativa avvenuta dopo lunghe trattative per ottenere l’apertura nei mesi invernali della strada provinciale. Il Parco nel frattempo realizzò il rifugio L’Arbergh, unica struttura ricettiva della frazione che dopo una serie di affidamenti in gestione recentemente è stata venduta a Silvana Giordano, sorella di Michelino, favorendo l’insediamento stabile di una nuova famiglia. Negli anni Palanfrè è stata quasi completamente riqualificata, un processo favorito anche dalla nostra amministrazione che ha realizzato opere pubbliche, migliorato alpeggi, eseguito l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica e inaugurato una pista da fondo. Confidiamo a breve di dotarla di banda larga per migliorare il servizio agli abitanti, alle imprese locali e a quelle che in futuro vorranno stabilirsi.

A proposito di turismo, domenica 27 novembre, avete organizzato “Sapori di Neve” che porterà a Vernante una novità.
In occasione dei mercatini di Natale, dove il pubblico potrà fare acquisti di prodotti artigianali, oggettistica e prodotti locali, presenteremo le attività invernali 2022/23. Quest’anno la novità assoluta è l’apertura della nuova pista di pattinaggio nella centralissima piazza dell’Ala. La inaugureremo con esibizioni del gruppo di pattinaggio artistico di Pradleves. La manifestazione sarà anche l'occasione per la presentazione della stagione dei centri di fondo Muntas e Palanfrè e poi delle attività di Sleddog (slitte trainate da cani) nella zona di San Macario. Al mattino sono in programma laboratori per bambini e nel pomeriggio animazioni e spettacoli a cura dell’associazione culturale Prismadanza che ha sede in paese.

Un’occasione per raggiungere Vernante in treno con la Cuneo-Ventimiglia, croce e delizia della valle.
La linea è la spina dorsale della valle Vermenagna. La utilizzano gli abitanti ed i turisti perché offre un buon servizio. Questo dovrebbe essere potenziato, sviluppato e valorizzato: non esclusivamente da Trenitalia, ma anche da investitori consapevoli che si tratta di una delle ferrovie più belle al mondo.

Vernante è una delle poche realtà che non ha mai rinunciato alla festa del paese, anche in tempo di Covid, come lo spiega?
Siamo una comunità molto coesa e partecipativa. La Festa dell’Assunta organizzata dai massari non è solo folclore è una manifestazione che sentiamo nostra e che abbiamo il piacere di vivere, fa parte dello spirito che anima noi vernantini. La nota di fondo è anche l’attaccamento al proprio territorio. È il caso del gruppo Sentieri e Bicchieri che da una quindicina d’anni ha riaperto antichi percorsi e garantisce la manutenzione di questi e di parte della rete sentieristica. C’è poi il gruppo di Addobbi e Mestieri, presente in molti eventi, che anche quest’anno porterà con le sue decorazioni l’atmosfera natalizia per le strade della cittadina. Non mancano le iniziative della Consulta giovanile, le feste promosse dai massari presso cappelle e frazioni. È il segno di un’attiva partecipazione che si riflette anche nella squadra di protezione civile. Sono tante note positive che rilevo nella nostra comunità anche se una nota dolente di cui sono testimone è la difficoltà il un coinvolgimento della gente nell’attività amministrativa del paese, soprattutto dei giovani.

Castello Tourusela e coltello Vernantin sono i simboli storici di Vernante ci sono iniziative per la loro valorizzazione?
Abbiamo investito nella infrastrutturazione e sull’illuminazione del castello. E con fondi del Progetto Alcotra Roya-Vermenagna sono in programma altre migliorie. Riguardo il "Vernantin" avevamo vinto, grazie alla credibilità del progetto, un bando di finanziamento per la sua valorizzazione. Purtroppo siamo incappati nelle restrizioni del Covid-19 che non hanno permesso lo svolgimento dei corsi in presenza cui avevamo ottenuto la preziosa disponibilità del “maestro” dei coltellinai Mario Vallauri e il partenariato delle Scuole San Carlo. In alternativa abbiamo realizzato dei video che illustrano tutte le fasi della lavorazione del coltello tipico che rappresenta uno strumento di formazione unico ed utile. Questo prodotto tuttavia non ci dissuade dall’obiettivo di riproporre nei prossimi mesi una nuova iniziativa per suscitare in qualcuno la passione della fabbricazione dei coltelli Vernantin, un utensile di cui c’è molta richiesta e scarsa offerta.

Quali orizzonti auspica o intravede per il Parco?
Per il nostro territorio è una risorsa indispensabile ed ha sempre avuto una grande importanza in termini di progetti e di visibilità. Ora c’è una nuova opportunità. È quella offerta dalla costituzione della Green Community “Margreen” che ha ottenuto un importante finanziamento da parte del Pnrr. Il Parco non poteva farne parte ma è il riferimento territoriale principale che mette insieme le valli Gesso, Vermenagna e Stura. Un’area omogenea che fa capo a Borgo San Dalmazzo che potrà avere un ruolo strategico per i servizi delle tre valli. Tutto ciò si colloca in un auspicabile riconoscimento del territorio quale Parco nazionale.

Il prossimo anno Vernante andrà ad elezioni cos’è che la rende più orgoglioso di questo mandato?
L’aver lavorato con una squadra di persone preparata, motivata, affiatata e che proprio per questo ha consentito di realizzare e raggiungere molti obiettivi e di fare importanti progetti di prossima realizzazione.

Ultimo aggiornamento: 01/12/2022

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