Il Parco ha contribuito al successo della candidatura italiana

Muretti a secco: un'arte Patrimonio Unesco

Il Parco ha contribuito al successo della candidatura italiana

L'arte dei muretti a secco nella lista del patrimonio immateriale dell'Unesco premia anche i nostri artigiani che mantengono viva l'antichissima e preziosa attività.

Il Comitato intergovernativo della Convenzione Unesco sul patrimonio culturale immateriale ha iscritto L'arte della costruzione dei muri in pietra a secco, conoscenze e tecniche nella Lista del patrimonio mondiale dell'umanità, categoria immateriale.

La decisione è stata approvata all’unanimità dai 24 Stati membri del Comitato, riuniti a Port Louis, il 28 novembre scorso.

L'arte dei muretti a secco è una pratica artigiana, uno dei primi esempi di manifattura umana, che svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle frane, delle alluvioni e delle valanghe e nella lotta all’erosione e alla desertificazione della terra, aumentando la biodiversità e creando condizioni microclimatiche adeguate per l’agricoltura – si legge nelle motivazioni – Le strutture in pietra a secco sono sempre realizzate in perfetta armonia con l’ambiente e la tecnica esemplifica un rapporto armonioso tra uomo e natura.”

A presentare la candidatura di tipo transnazionale, 8 paesi: l’Italia insieme a Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.

Tantissime associazioni ed Enti di questi paesi che hanno contribuito ad arricchire e specificare le motivazioni della candidatura con informazioni, materiali scritti, fotografici, video. Tra questi anche il Parco naturale delle Alpi Marittime che è stata partner del progetto approvato e sostenuto dalla Comunità Europea all’interno del Programma di Apprendimento Permanente Leonardo da Vinci. Un'iniziativa coinvolgente e fruttuosa che ha comportato uno scambio, su scala europea, sull’apprendimento delle tecniche di costruzione in pietra a secco, sul mestiere e sulla qualificazione professionale di costruttore in pietra a secco. Alla formazione hanno partecipato anche dipendenti e giovani delle valli del Parco che si occupano della manutenzione del territorio.

La bella esperienza è stata documentata da un video (vedi sotto) da cui sono stati ricavati ampi stralci per la presentazione della candidatura italiana all'Unesco nella quale è "ambasciatore" della professionalità acquisita dai nostri operatori, tra i quali Mauro Bottero della GrandAlpi che ha sede in Valle Gesso.

Per maggiori informazioni sul tema e su quanto si sta facendo nella Penisola, visitate il sito internet della sezione italiana dell'Alleanza mondiale per il paesaggio terrazzato che con la sua azione di sensibilizzazione, di formazione diffusa e di comunicazione ha fattivamente contribuito al raggiungimento del grande traguardo.

Ultimo aggiornamento: 19/12/2018

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