Sulle tracce del gatto selvatico

Come si riconosce il gatto selvatico?

Sulle tracce del gatto selvatico

Distinguere un gatto selvatico da uno domestico non è un gioco da ragazzi!

Gatto selvatico | E. Centofanti

Distinguere un gatto selvatico da uno domestico non è un gioco da ragazzi: a volte neanche una fotografia ad alta definizione può essere determinante per il riconoscimento della razza. In più, appartenendo alla stessa specie, (Felis silvestris) il gatto selvatico e quello domestico possono riprodursi tra loro dando origine a esemplari con caratteri misti.

Gli scienziati hanno a disposizione diversi approcci per riuscire a determinare la specie:

  • indice intestinale;
  • indice volumetrico craniale;
  • modello disegno-colore;
  • analisi genetica.

Questi quattro metodi non sono alternativi: per determinare in modo oggettivo un esemplare di gatto selvatico gli scienziati devono integrare più approcci.
I primi due, purtroppo, possono essere utilizzati solamente se si ritrova un gatto privo di vita.
Il modello disegno-colore e l'analisi genetica, invece, si applicano anche ad animali vivi.

In particolare, il modello disegno-colore è l'unico approccio che i ricercatori possono applicare sul campo, usando come base per l'identificazione anche i video e le fotografie acquisite dalle fototrappole.
I principali caratteri da osservare, utili per il riconoscimento del gatto selvatico, sono:

gatto selvatico: carattere distintivo numero uno

coda

Coda breve, clavata, con anelli separati.

gatto selvatico: carattere distintivo numero due

dorso

Banda vertebrale nera singola e ben definita.

gatto selvatico: carattere distintivo numero tre

colore

Colore di fondo ocra-giallastro (color erba secca).

gatto selvatico: carattere distintivo numero quattro

nuca

Quattro bande nere ben definite.

Se sullo stesso esemplare coesistono contemporaneamente i caratteri uno, due e quattro l'identificazione può essere considerata certa.

Ultimo aggiornamento: 23/11/2022

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