Citizen science

Sulle tracce del gatto selvatico

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Siamo alla ricerca di segnalazioni della presenza del felino sul territorio piemontese. Ti va di darci una mano? In questa sezione ti raccontiamo le sue abitudini e spieghiamo come riconoscerlo!

Sulle tracce del gatto selvatico è il progetto di ricerca dedicato al monitoraggio e alla ricerca di segni di presenza del gatto selvatico in Provincia di Cuneo e in Piemonte. Ti va di aiutarci?

La Provincia di Cuneo, le Aree Protette Alpi Marittime e il Parco fluviale Gesso e Stura, gestito dal Comune di Cuneo, partecipano all’iniziativa del Centro Recupero Animali Selvatici - CRAS di Bernezzo per raccogliere ed aggiornare eventuali dati di presenza derivanti da segnalazioni e tutte le informazioni possibili sul gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) in provincia di Cuneo e in Piemonte.
A fine 2021, la Provincia di Cuneo e gli Enti parco hanno sottoscritto accordi di collaborazione con il Centro, per sviluppare, tra gli altri, anche un progetto specifico su questo animale elusivo, con lo scopo di monitorarne la diffusione, aggiornare i dati di presenza e scambiare informazioni attualmente in possesso tra i vari partner.

Il gatto selvatico europeo frequenta le aree boscate di media altitudine e occupa areali anche molto estesi: ha un comportamento solitario e si muove durante la notte cacciando prede costituite principalmente da piccoli mammiferi, specialmente roditori, con la pratica dell’agguato come tutti i Felidi. Queste abitudini lo rendono difficilmente visibile e sfuggente: ad un esame frettoloso potrebbe essere confuso con un gatto soriano. Insieme alla lince (Lynx lynx) rappresenta l’altro Felide tipico della fauna piemontese.
A causa della scomparsa e frammentazione di molti habitat forestali il gatto selvatico ha subito ampie riduzioni del suo areale con la conseguente riduzione in numero di individui presenti.

L’ibridazione con il gatto domestico libero sui territori piemontesi rappresenta un serio rischio per la conservazione di questa specie perché ne compromette la variabilità genetica.
Un tempo cacciato per la pelliccia e ricercato dai collezionisti, il gatto selvatico in Italia è protetto dalla legge 157/92 sulla caccia ed è inserito tra le specie di interesse comunitario che richiedono protezione rigorosa dal D.P.R. 357/97: la specie è inclusa nell'appendice II della CITES, nell'appendice IV della direttiva Habitat e nell'appendice II della Convenzione di Berna: grazie a questa tutela si è scongiurata l’estinzione della specie.

Hai un avvistamento da segnalare?

Clicca qui e compila tutti i campi del modulo: la tua segnalazione aiuterà il lavoro dei guardiaparco e dei ricercatori impegnati nel progetto.
Puoi usare il modulo anche per segnalarci animali ritrovati investiti.

Hai un ricordo da condividere?

Le azioni di monitoraggio intraprese da questo progetto sono affiancate da una campagna di raccolta informazioni tra la popolazione: parchi e CRAS intendono coinvolgere cittadini e fruitori in una raccolta di notizie e ricordi dell’animale, principalmente tra le persone più anziane e i residenti nei luoghi interessati dalla presenza dell’animale.
Se tu o qualche tuo familiare custodisce ricordi sul gatto selvatico, puoi contattarci su gattoselvaticocuneo@gmail.com.

Ultimo aggiornamento: 07/06/2023
Conosciamo meglio il gatto selvatico

Sulle tracce del gatto selvatico

Il gatto selvatico in Italia

Il gatto selvatico europeo era diffuso fino agli anni ‘70 del secolo scorso in quasi tutta Italia. La sua distribuzione si è ridotta drasticamente a causa della persecuzione da parte dell’uomo.

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