Le acque (invisibili) del Marguareis

Marguareis: idrologia

Le acque (invisibili) del Marguareis

Il Massiccio del Marguareis è caratterizzato dall’assenza di un reticolo idrografico superficiale.

Il paesaggio carsico del Massiccio del Marguareis è caratterizzato dall’assenza di un reticolo idrografico superficiale: non ci sono notevoli corsi d’acqua superficiali né laghi se non effimeri (come il Lago del Biecai, presente solo dalla primavera all’inizio dell’estate) o molto prossimi all’estinzione (come il Lago della Ratavuloira). Le acque piovane infatti spariscono subito, convogliate in profondità attraverso le forme tipiche del carsismo superficiale (pozzi, fratture, inghiottitoi). La rete di fratture va a formare circuiti carsici: l’acqua scava ed erode la roccia formando circuiti sotterranei che con il tempo possono ingrandirsi fino a formare un unico sistema che alimenterà una sorgente o un gruppo di sorgenti collegate fra loro. Questi circuiti si chiamano grotte e sono in parte esplorate dagli speleologi (non è detto che dove passi l’acqua passi anche un essere umano…). La sezione di un sistema carsico (immaginiamo di tagliare come se fosse una una torta una grande grotta con var ingressi che drena le acque di una superficie molto estesa) rivela l’esistenza di tre livelli: 1) Appena sotto la superficie del suolo, il sistema carsico ha un’area di alimentazione, che riceve gli apporti provenienti dalla superficie (ecco dove va a finire l’acqua piovana che sparisce subito!); 2) Più in basso troviamo la zona cosiddetta non satura: qui l’acqua si sposta (sona semiattiva) e scorre formando veri e propri corsi d’acqua (zona attiva) verso i settori più profondi del sistema carsico; 3) Ancora più in basso si trova una zona satura, caratterizzata dalla presenza costante dell’acqua, generalmente in movimento verso le sorgenti poste nella zona a valle del sistema carsico; 4) Generalmente poste in alto, possono trovarsi delle zone fossili, ovvero delle parti della grotta dove l’acqua che ha scavato cunicoli e galleria non scorre più, normalmente perché ha trovato altre vie di scorrimento preferenziali; 5) Lo sbocco di un sistema carsico è una sorgente, costituita da sorgenti perenni (attive tutto l’anno) e da sorgenti temporanee, chiamate “sorgenti di troppo-pieno” (la più famosa è sicuramente il Pis del Pesio).

Ultimo aggiornamento: 09/08/2018

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