In Parchi, Riserve e siti Natura 2000

Arrampicata sostenibile

In Parchi, Riserve e siti Natura 2000

Regole e accorgimenti per scalare col minimo impatto sulla biodiversità, dentro e fuori dalle Aree Protette.

Scalatore in azione in alta Valle Gesso. Fine didascalia foto
Scalatore in azione in alta Valle Gesso | G. Canu

Più scalatori, più itinerari, più responsabilità

Tutte le attività umane hanno un impatto sull’ambiente naturale, anche l’arrampicata. Le regole speciali in vigore all’interno delle Aree Protette (per esempio Parchi e Riserve naturali o siti della rete Natura 2000) servono proprio a limitare i danni, a beneficio della biodiversità e dei climber di domani.

Con scalatori in aumento e periodi di frequentazione delle pareti sempre più lunghi a tutte le quote, negli ultimi anni l’impatto dei climber sulle piante e sugli animali che vivono in parete, sui blocchi o comunque nei paraggi dei siti di arrampicata è sempre maggiore. Per questo diventa importantissimo che ogni scalatore e ogni scalatrice faccia la sua parte per la protezione della biodiversità, dentro e fuori dalle Aree Protette.

Rispettare le regole conviene a tutti

Per divertirti senza rischiare sanzioni, se ti trovi all'interno di un'Area Protetta devi rispettarne il regolamento, che nasce non per limitare senza un perché la libertà dei fruitori, ma per far sì che tutti possano visitare i siti senza devastarli. Un gesto che se fosse isolato non avrebbe grandi conseguenze (per esempio accendere un fuoco a terra), se ripetuto centinaia di volte causa veri disastri.
In particolare, gli scalatori devono tenere a mente alcune regole, per non fare danni e contribuire a mantenere belli, vivi e in salute i luoghi in cui amano scalare:

  • verifica sempre da casa che la via o il settore che hai scelto siano agibili (potrebbero esserci divieti d’accesso temporanei o permanenti a tutela di nidi, tane o specie minacciate);
  • l'apertura di nuovi itinerari d'arrampicata e la messa in sicurezza di vie esistenti devono sempre essere autorizzate. All’interno delle Aree Protette e nei siti della rete Natura 2000 si rischia una sanzione di 1.152 euro ai sensi della Legge Regionale 19/2009. Come si chiede l'autorizzazione? Keep calm and segui le indicazioni;
  • non parcheggiare l’auto sui prati;
  • durante l’avvicinamento evita le scorciatoie: favoriscono l’erosione dei versanti;
  • rispetta la vegetazione in ogni sua forma, lungo il sentiero, sui massi e in parete;
  • pulisci delicatamente solo le prese con una spazzola a setole morbide, per il resto lascia al loro posto muschi e licheni: garantiscono la vita ad altri organismi;
  • limita al massimo l’uso di magnesite;
  • quando hai finito di scalare, spazzola via i “tick marks” e la magnesite in eccesso;
  • se in parete vedi un nido abitato, allontanati con discrezione e segnala il sito al Parco. Eviterai calate anticipate ad altri scalatori e permetterai di monitorare i piccoli fino all’involo;
  • fai sempre attenzione a non spaventare gli animali: in inverno troppo stress può causarne la morte;
  • porta i rifiuti a valle (mozziconi di sigaretta e rifiuti biodegradabili inclusi);
  • seppellisci i tuoi bisogni insieme alla carta (oppure, almeno quella, portala con te).

Aree Protette senza confini evidenti

Attenzione! Parchi e Riserve naturali hanno confini ben segnalati da paline, invece i siti della rete Natura 2000, che sono aree protette dove vigono misure di conservazione importanti per la conservazione di habitat e specie in pericolo, non sono segnalati sul terreno con confini palinati continui. Per sapere se la parete che ti interessa si trova all’interno di un sito della rete Natura 2000 consulta il portale dell’Unione Europea.

Ultimo aggiornamento: 19/06/2025

Necessaria l'autorizzazione

Apertura e messa in sicurezza di vie d'arrampicata

All'interno di Parchi e Riserve naturali e nei siti della Rete Natura 2000 l’apertura di nuove vie d'arrampicata e la messa in sicurezza di vie esistenti devono essere autorizzate.

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta aggiornato sugli eventi e le storie delle aree protette