Letteratura

Assoluta selvatichezza

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Per la rubrica letteratura della settimana, un breve brano di Silvano Gregoli estratto da "Alpi Liguri primo amore".

Rocca La Paur | G. Bernardi.

Assoluta selvatichezza di Silvano Gregoli

Un giorno – era da parecchio tempo, ormai, che cadeva una neve fitta e leggera – il cielo si è spalancato. È stato il vento a spazzare gli ultimi brandelli di nubi rimasti attaccati alle vette più alte. Infine, non avendo più nubi da spazzare, il vento ha cominciato a spazzolare la neve sulle creste. Si scorgevano strisce bianche lanciarsi nell’aria e ricadere a spirale sollevando mulinelli minori. Era quello un momento di bellezza sublime e di assoluta selvatichezza.
A un certo punto, dopo aver a lungo osservato i pennacchi che si slanciavano furiosi dalla Rocca la Paur, hai mormorato, fra te e te, pensosamente: «Non vorrei essere lassù».
Un tempo avresti detto: «Vorrei tanto essere lassù!».

Da: Alpi Liguri primo amore, Cda-Vivalda, 2004.

Silvano Gregoli nasce nel 1940 nella piatta Lomellina pavese, ma si trasferisce presto a Mondovì, cittadina piemontese delle cosiddette Alpi Liguri. Per più di vent’anni percorre tutte le montagne circostanti, e altre ancora. Laureatosi in Fisica a Torino, nel 1967 attraversa le Alpi e approda in Belgio. Divenuto funzionario della Comunità Economica Europea, viene assegnato all’Université Libre di Bruxelles come ricercatore scientifico. Negli anni successivi inizia una serie di migrazioni che portano in Inghilterra, Australia, Nuova Zelanda e Israele come addetto scientifico presso le rispettive Delegazioni della CEE. Raggiunta l’età della pensione torna in Italia e si riavvicina alla montagna.
Oltre che del volume di racconti Alpi Liguri primo amore (CDA&Vivalda Editori 2004), da cui è tratto questo brano, è autore del romanzo Xeno (Mursia 2010).

Ultimo aggiornamento: 13/08/2020

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