Ecomusei palcoscenico naturale
Pinin e le masche
Ecomusei palcoscenico naturale
Il 17 settembre ritorna a Sant'Anna di Valdieri "Ecomusei palcoscenico Naturale", il progetto sostenuto da Regione Piemonte, realizzato con Abbonamento Musei Piemonte e Fondazione Piemonte dal Vivo.
Domenica 17 settembre, alle ore 15, arriva a Sant'Anna di Valdieri il Teatro degli acerbi con Pinin e le Masche: uno spettacolo di Luciano Nattino – liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo – per spazi non convenzionali e a stretto contatto con il pubblico, con Massimo Barbero e la regia di Fabio Fassio.
L'appuntamento è organizzato nell'ambito di
Ecomusei palcoscenico Naturale, il progetto sostenuto dalla Regione Piemonte, condiviso e realizzato con Abbonamento Musei Piemonte e Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con la Rete Ecomusei Piemonte.
Info pratiche
Quando? Domenica 17 settembre, ore 15.
Dove? Forno dell'Ecomuseo della Segale, Sant'Anna di Valdieri.
Biglietteria
Ingresso € 5, vendita il giorno dell’evento da un’ora prima dell’inizio.
Lo spettacolo
Pinin è un solitario abitatore dei boschi. non torna più in paese da tempo.Ai pochi che riescono a trovarlo egli parla della sua vita, di un lungo viaggio, di un amore, di ricordi, di mondi possibili. E di "masche", amiche e sconosciute, protettrici e crudeli.
Per incontrare Pinin è necessario andare nei suoi luoghi, che sono distanti dalla civiltà, dai rumori dell'oggi.
Dunque occorre innanzitutto camminare per piccoli sentieri e poi attendere in un luogo specifico, tra il fitto degli alberi, prendendo posto attorno a una torcia.
E, se non su è troppo rumorosi o curiosi, lui, Pinin, potrebbe arrivare.
È brusco, selvatico, non parla volentieri ma, se gli prende la vena buona, può parlare a lungo.
Le sue sono storie di alberi, di uomini, di un amore lontano.
Sono anche storie di guerre, di ricordi, di viaggi, di fughe.
E sono, soprattutto, storie di masche, storie di quegli esseri che proteggono, a modo loro, la terra.
Crediti
Spettacolo di Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo.
Con Massimo Barbero.
Regia di Fabio Fassio.