La scorsa domenica (4 febbraio), a Valdieri, si è festeggiato il Carnevale alpino dell’Orso di Segale. Un’edizione speciale – quest’anno ricorrono i vent’anni dalla fine del lungo letargo che aveva tenuto l’Orso lontano dal paese –, caratterizzata da una grande novità, qualche anomalia e tante conferme.

Iniziamo dalla novità. Dopo quasi sessant’anni di assenza, a Valdieri sono tornate le Fantine, tre giovani donne che una volta all’anno, nel periodo di Carnevale, si allontanano dai boschi in cui vivono per raggiungere il paese con due obiettivi: insegnare alle donne di Valdieri come svolgere i lavori domestici, cercare qualche bel ragazzo da sposare. Per il corteggiamento le tre belle si avvalgono di una canzone, La pouma d’amour – che racconta la loro storia –, e della quinto, un grande “albero” trasportato a spalla da una Fantina, tra le cui foglie spuntano mele, salami, pagnotte e fiaschi di vino: tutto l’occorrente per far festa!

Il ritorno delle Fantine a Valdieri è frutto di un percorso di riscoperta – coordinato dall'Ecomuseo della Segale, in collaborazione con Luca Pellegrino e con la revisione linguistica a cura dell'associazione Espaci Occitan – che ha coinvolto buona parte della comunità locale: dai ricordi di Marta e di altri anziani è stato possibile ricostruire la narrazione della questua delle Fantine, dalla memoria di Pina, invece, la melodia originale della canzone La pouma d’amour.

Passiamo alle anomalie. Queste sono da ricondurre agli aspetti meteorologici legati alla festa. Il Carnevale alpino si è festeggiato sotto un sole primaverile, con temperature che hanno sfiorato i 25 °C, a confermare quanto sostenuto dal professor Fulvio Romano – grande amico dell’Orso di Segale – che in un bell' articolo pubblicato su La Stampa di sabato 3 febbraio, basandosi sull’andamento delle temperature registrate nella Granda durante gli ultimi sei anni, arriva a parlare di una nuova tendenza meteo, un’estate della Candelora che porta un assaggio di primavera in quei giorni che la tradizione vuole siano i più freddi dell’anno.
Anche l’oracolo orsino sembra aver risentito di questa incertezza stagionale: la Pasqua 2024 sarà bassa (domenica 31 marzo), eppure l’Orso di Segale nella fatidica notte di marca (tra il 1° e il 2 febbraio) ha osservato una Luna in ultimo quarto che lo ha portato a prevedere un arrivo tardivo della primavera: Ultim quart - Primo tard.
(Forse la “primavera” a cui fa riferimento l’Orso non è quella del calendario? Solo il tempo ci permetterà di comprendere il suo pronostico sibillino!)

Le conferme. Anche quest’anno il Carnevale alpino di Valdieri è stato vissuto da tante persone. Grazie! Incontrare ogni anno così tanti amici dell’Orso di Segale ci riempie il cuore di gioia e ci dà la spinta per continuare con il lavoro di ricerca e valorizzazione del patrimonio immateriale che l'Ecomuseo della Segale porta avanti insieme a tutta la comunità locale.
Un’altra conferma arriva dal gruppo di lavoro impegnato nell’organizzazione della manifestazione: Aree Protette Alpi Marittime, Comune di Valdieri, Unità Pastorale Valle Gesso, Proloco e Società Operaia di Valdieri, associazione Ma.N.I.A., ATL del Cuneese, cooperativa Mediares, con la collaborazione dei negozianti e dei ristoratori del paese, oltre al supporto fondamentale della comunità locale, dell’associazione Espaci Occitan e di Luca Pellegrino. Una grande squadra, senza la quale sarebbe stato impossibile portare in piazza il Carnevale alpino di Valdieri.
Un ultimo ringraziamento va a Marco Paschetta, autore delle splendide illustrazioni che hanno arricchito la narrazione dell’Orso valdierese.