Tursimo e sostenibilità
Incontro Transfrontaliero per il Futuro dei Rifugi Alpini
Tursimo e sostenibilità
Il GECT Parco europeo Alpi Marittime-Mercantour ha organizzato una due giorni per i gestori dei rifugi italiani e francesi per parlare di sostenibilità e sicurezza in montagna con il CNSAS e il PGHM.

Si è concluso con successo l'incontro di due giorni a Sant'Anna di Valdieri, organizzato dal GECT Parco europeo Alpi Marittime Mercantour, che ha riunito i gestori di rifugi alpini ed escursionistici italiani e francesi, insieme alle sezioni proprietarie del CAI (Club Alpino Italiano) e del CAF (Club Alpin Français) e dello Ski Club de Nice.
L'evento, tenutosi il 7 e 8 ottobre, è stato dedicato alla conoscenza reciproca degli operatori dei due versanti e alla presentazione dei principali interventi fatti a favore della rete escursionistica nelle due aree protette transfrontaliere. Un’occasione per i Parchi per discutere e raccogliere dai gestori criticità sui sentieri, sulla segnaletica, su modalità e soluzioni per aumentare la sicurezza degli escursionisti. È inoltre stato tracciato un bilancio sull’andamento della stagione appena conclusa. Il 2025 è stato un anno positivo, con un buon numero presenze e la salita del numero di trekker di itinerari di lunga percorrenza come la GTA, particolarmente seguita dagli stranieri, l’Alta Via dei Re, il Tour del Marguareis la GTM (Grande Traversée du Mercantour).
Si è anche parlato di progetti futuri, come quello del recupero nel 2026 dell’ex strada Enel nel Vallone Rovina che sale al rifugio Genova. Un intervento reso possibile da un finanziamento FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) di 500 mila euro. Al centro della riunione la gestione sostenibile delle strutture in quota in un contesto di cambiamenti climatici. Comune in Italia e Francia il tema delle nuove tendenze del turismo alpino che è in crescita e cui si avvicina un pubblico non sempre consapevole che i rifugi non sono "alberghi in quota", ma presidi che operano in aree di elevatissima biodiversità e che più servizi in quota significano, per esempio, maggiore richiesta di acqua, di elettricità, di voli dell’elicottero, più produzione di rifiuti…
Un tema centrale è stato l'impatto dei cambiamenti climatici sulla disponibilità idrica. A tal proposito, sono stati presentati i progetti realizzati attraverso le iniziative europee Interreg-Alcotra BiodivTourAlps e Margreen, che hanno coinvolto i rifugi del Parco Alpi Marittime e del Parco del Marguareis. Tali interventi hanno valorizzato la risorsa acqua. I rifugisti hanno espresso grande soddisfazione per l'approccio adottato, poiché la progettazione degli interventi è stata preceduta da una fase di ascolto e raccolta delle necessità specifiche di ogni singola struttura, permettendo così di calibrare perfettamente le soluzioni.
Francesco Pastorelli, Direttore di Cipra Italia, è intervenuto per presentare il catalogo delle buone pratiche per la gestione delle strutture d’alta quota sull’intero arco alpino. Un lavoro in fase di redazione nell’ambito del progetto Interreg-Alcotra BiodivTourAlps che offrirà gestori di rifugi, sezioni dei Club Alpini e tecnici preziose informazioni per la gestione e per interventi per le strutture, le dotazioni e gli impianti.
Durante la serata del primo giorno, i rifugisti sono stati protagonisti di un momento conviviale speciale: una cena in autogestione, preparata collettivamente con i prodotti del Marchio Qualità APAM. L’iniziativa, semplice ma significativa, è stata l’occasione per condividere esperienze e instaurare relazioni in un contesto informale, valorizzando le eccellenze locali.
La seconda giornata è stata dedicata interamente alla sicurezza. L'incontro ha coinvolto attivamente la Delegazione Alpi Marittime del Soccorso alpino italiano (CNSAS) e il PGHM francese (Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne) per uno scambio di tecniche operative e sulle modalità di attivazione del soccorso da parte dei rifugisti.
La sessione mattutina ha incluso una panoramica su "Come funziona l’SOS in montagna" seguita da una simulazione pratica di intervento, incentrata sul recupero di un alpinista caduto e politraumatizzato, che ha permesso di approfondire le tematiche di Primo Soccorso, fondamentali per preparare i gestori a fronteggiare le emergenze in autonomia, in attesa dell'arrivo dei soccorritori.
L'incontro si è confermato un momento fondamentale per lo scambio di buone pratiche e per consolidare la collaborazione transfrontaliera. Oltre al bilancio di stagione, la raccolta degli elementi di criticità e positività emersi sarà essenziale per la pianificazione della prossima stagione e per garantire che l'offerta turistica di montagna sia sempre più consapevole, sicura e sostenibile.













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