Una comunità unita per il territorio

AsFo Carnino: un modello di sostenibilità per le terre alte

Una comunità unita per il territorio

Un video realizzato da APAM e dalla casa di produzione Feliz dedicata alla storia e all'esperienza dell'Associazione Fondiaria Carnino (AsFo), il primo esempio in Italia.

Lo scatto di C. Luconi mostra il guardiaparco M. Sciandra impegnato nell'intervista realizzata per il video relativo all'Associazione Fondiaria Carnino. A sinistra, di spalle, l'operatore e il microfono per registrare l'intervista. Fine della descrizione.
Il guardiaparco M. Sciandra durante le riprese per la sua intervista | C. Luconi

Chi percorre i sentieri di Carnino, in alta Valle Tanaro, non immagina che dietro quelle radure che interrompono il bosco si nasconda una storia tanto sconosciuta quanto significativa.
Eppure è proprio lì, tra i versanti che un tempo davano da vivere a centinaia di persone e che adesso rischiano di essere inghiottiti dalla foresta, che nasce la prima Associazione Fondiaria d'Italia: un capitolo fondamentale per questi luoghi che conduce a una nuova forma di cura collettiva dei territori di montagna, basata sulla condivisione delle scelte e sulla ricerca di un equilibrio duraturo tra attività umane e ambiente.

Questa esperienza che costituisce una buona pratica per la montagna e i territori caratterizzati da un'elevata parcellizzazione delle proprietà è raccontata nel video "AsFo Carnino: un modello di sostenibilità per le terre alte". Un documentario che nasce dalla volontà dell'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime di omaggiare questa esperienza pionieristica e, riconoscendone il valore, di presentarla a tutte quelle comunità che ancora stanno cercando strategie per un futuro davvero sostenibile.

Guarda il video su YouTube.


Il video è stato curato dalle Aree Protette Alpi Marittime e realizzato dalla casa di produzione indipendente "Feliz".

Fino al secondo dopoguerra, gli abitanti di Carnino hanno ricavato il proprio sostentamento da migliaia di terrazzamenti, faticosamente strappati alla montagna per coltivare e allevare. Con l'abbandono dei paesi e la migrazione verso la riviera o le città, i terrazzamenti sono stati presto colonizzati dal bosco, una minaccia per quel mosaico di pascoli, foreste e radure, condizione essenziale per preservare il paesaggio e la biodiversità.

La sfida era chiara: come mantenere questo equilibrio senza la comunità che per secoli l'aveva garantito?
La presenza di un territorio diviso in migliaia di particelle, spesso con più proprietari, ma non divisibile anche per le dimensioni estremamente ridotte rendeva impossibile qualunque accordo con pastori o agricoltori che avrebbe potuto aiutare a mantenere gli spazi aperti.
Per superare questa difficoltà - che tutt'ora rappresenta una delle maggiori sfide per tutte le zone montane - tra il 2012 e il 2013 un gruppo di proprietari, sostenuto dal Parco Naturale del Marguareis e guidato dall'esperienza dell'Università di Torino, si ispirò al modello francese delle Associations foncières pastorales. Nacque così l'Associazione Fondiaria Carnino (AsFo): il primo esempio di un'alleanza volontaria tra piccoli proprietari per amministrare collettivamente i terreni, con l'obiettivo di restituire valore a un paesaggio che rischiava di essere inghiottito dal bosco.

L'associazione non ha scopo di lucro: i soci, riuniti in assemblea, decidono insieme le destinazioni dei terreni, suddividendo le aree tra pascolo, bosco e zone lasciate all'evoluzione naturale. In questo modo si è potuto restituire spazio all'allevamento, introducendo un "decespugliatore naturale" che non costa nulla e che, anzi, ripaga con latte e carne: la mandria di mucche. Ma per rendere sostenibile il ritorno del pascolo serviva organizzazione: recinzioni, rotazioni, approvvigionamento idrico.

Ed è qui che il video mostra il valore concreto di questo esperimento: tutti i proventi derivanti dall'affitto del pascolo hanno permesso all'AsFo di realizzare interventi di miglioramento fondiario, soprattutto in termini di distribuzione dei punti di abbeverata, mettendo l'allevatore nelle condizioni di seguire i dettami del pascolamento turnato.
Il risultato? In pochi anni il pascolo è rinato, l'erba è migliorata sensibilmente e il paesaggio ha ritrovato la sua funzione pastorale e ambientale.

Ma soprattutto si è consolidata una nuova forma di comunità: quella di proprietari che hanno scelto di superare il culto della micro-proprietà per un bene comune. Un paesaggio culturale tutt'altro che scontato e che ha richiesto fiducia, mediazione e il sostegno tecnico delle istituzioni, ma che oggi offre un modello replicabile in molte altre zone alpine.

La fase di avvio dell'AsFo Carnino è stata resa possibile anche grazie al fondamentale supporto tecnico e organizzativo dell'Ente Parco Naturale del Marguareis e dei suoi dipendenti che hanno accompagnato i proprietari nei passaggi più complessi della costituzione, supportando non solo la nascita dell'Associazione, ma anche l'indirizzo sostenibile nella gestione dei terreni.

Come in altre esperienze, il contributo degli enti locali è stato decisivo per partire, ma il vero successo di un'AsFo si misura dalla sua capacità di proseguire in modo autonomo. Tuttora l'AsFo Carnino continua a beneficiare del sostegno delle Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime attraverso il lavoro di guardiaparco e e operai..

L'associazione fondiaria di Carnino dimostra che la montagna non è condannata né all'abbandono né al turismo mordi e fuggi; può invece essere gestita in modo sostenibile, valorizzando la tradizione del pascolo, tutelando la biodiversità e creando un paesaggio vivo. È un'esperienza che racconta di responsabilità collettiva e che invita a guardare alla montagna non come a un'eredità da consumare, ma come a un bene da condividere e custodire insieme.

Un esempio concreto di come, anche nelle valli più periferiche, si possano sperimentare modelli innovativi che tengono insieme economia, ambiente e comunità. Un tassello importante per il futuro delle terre alte.


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Ultimo aggiornamento: 15/10/2025

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