#effettofarfalla
Tutelare le farfalle con il butterfly watching
#effettofarfalla
La tutela della Natura è una responsabilità collettiva, non solo di singoli ecologisti. Ognuno di noi può fare la differenza, partendo dalle sue azioni individuali. Ma come?
Deforestazione, agricoltura intensiva, uso di pesticidi, inquinamento e cambiamenti climatici innescati dall’uomo sono le cause fondamentali che stanno portando all’estinzione di numerose specie di farfalle.
La loro scomparsa metterebbe a rischio gli equilibri naturali degli ecosistemi stessi.
Le farfalle sono infatti importanti come impollinatori, ma costituiscono anche la base alimentare per diversi uccelli insettivori.
Sono anche organismi in genere ectotermi, il cui ciclo vitale e la cui sopravvivenza sono fortemente influenzati dalla temperatura. Queste caratteristiche li rendono forse il gruppo zoologico su cui gli effetti dei cambiamenti dell’ambiente a breve termine sono più facilmente individuabili.
Le farfalle, in particolare, essendo cospicue e ben conosciute, sono molto indicate per svolgere studi sugli effetti delle variazioni ambientali e si sono dimostrate migliori indicatori persino degli uccelli o delle piante verdi.
Temperature annue sempre più elevate le spingono a spostarsi a quote progressivamente maggiori per raggiungere climi più miti e a variare di più la loro dieta per poter sopravvivere.
Studi recenti hanno inoltre dimostrato che in Europa il riscaldamento globale sta favorendo gli insetti con livrea chiara, utile a proteggersi dal surriscaldamento, mentre gli esemplari con tonalità più scure sono costretti ad abbandonare il loro habitat, per cercare zone più ombreggiate. Il riscaldamento globale sta modificando la distribuzione delle farfalle in favore delle specie più chiare: la percezione che ne deriva è quella di un generale ‘sbiadimento’ delle comunità avvistate proprio per tale ragione.
Altro fenomeno negativo da considerare è il collezionismo entomologico: sebbene questa pratica abbia subito un calo negli ultimi anni, tale comportamento può ancora incidere su certe popolazioni, specie quelle più vistose, o rare.
Butterfly watching?!?
La tutela della Natura è una responsabilità collettiva, non solo di singoli ecologisti.Ognuno di noi può fare la differenza, partendo dalle sue azioni individuali. Ma come?
Per esempio, con il Butterfly watching: grazie a questo tipo di attività non invasiva, ognuno di noi ha la possibilità di approcciarsi allo studio e al monitoraggio di questi insetti, permettendo uno studio su scala internazionale.
Non sono necessari strumenti o conoscenze particolari: retino, guida per l’identificazione, macchina fotografica o cellulare, ma soprattutto molta pazienza e rispetto verso questi straordinari, ma delicati animali.
Bisogna ricordarsi di muoversi lentamente, e di provocare il minor rumore possibile, per evitare di far allontanare l’animale.
Una volta nel retino, la farfalla va maneggiata con cura e fotografata, così da poter procedere all’identificazione senza danneggiare le delicate ali e permettendo all’animale, una volta liberato, di tornare alla sua vita in tranquillità.